Matera, fondi regionali per l’inclusione scolastica: le parole di Bennardi

Riceviamo e pubblichiamo una nota di Domenico Bennardi, Consigliere comunale capogruppo M5S ed ex sindaco di Matera:

“Il Comune di Matera ha attivato circa 174 mila euro per garantire assistenza educativa agli alunni con disabilità fin dal primo giorno di scuola, in risposta alle richieste urgenti di famiglie e scuole.

Risorse distribuite secondo le istanze e i piani educativi individualizzati, con l’obiettivo di garantire il diritto allo studio e una reale inclusione scolastica.

Siamo felici che siano stati utilizzati fondi già disponibili da ottobre 2024, soprattutto grazie alle indicazioni emerse durante l’approvazione del bilancio di salvaguardia a luglio scorso. Tuttavia desidero precisare un aspetto importante: quando si parla di “stanziamento” da parte del Comune, si pensa erroneamente a risorse del bilancio comunale, ma in realtà si tratta di fondi nazionali e regionali.

La Regione aveva impegnato queste risorse già nel 2023, ma le ha finalmente trasferite solo nell’ottobre 2024, facendoci attendere oltre un anno. Viene il dubbio che le velocità burocratiche negli stanziamenti cambino a seconda che in Regione ci sia o meno un governo amico.

In ogni caso, nel dettaglio, dei 174 mila euro, 80 mila provengono, come indicato in delibera, dal Fondo Nazionale per il Sistema Integrato di educazione e istruzione 0-6 anni per sostenere la rete dei servizi educativi per la prima infanzia.

Si tratta di  risorse statali ripartite tra le Regioni e poi erogate ai Comuni. Mentre la restante parte, i 94 mila euro sono fondi regionali anch’essi per i bambini da 0 a 6 anni. Fascia di età con esigenze particolari che meritano pieno e costante sostegno.

Questo gioco di parole e rimandi, in cui si parla di fondi stanziati dal Comune, rischia di essere fuorviante soprattutto quando i comunicati recitano titoli che attribuiscono al Comune il merito di uno stanziamento che non è finanziariamente proprio, ovvero dal bilancio comunale, le risorse sono nazionali e regionali. In sostanza è stata spostata la coperta non allungata.

E a proposito della fascia 0-6 anni, oltre alle numerose esigenze educative degli asili comunali, va affrontato un nodo cruciale: i contributi per gli affidi educativi parziali sono bloccati dal 1997 con tariffe ridicole, pari a 1,29 euro al giorno per bambino della materna e primaria, 1,55 euro per la scuola media e appena 2,07 euro per i bambini con disabilità. Con una quota di questi fondi si poteva tentare per esempio un sostegno almeno per gli affidi educativi per i bambini 0-6 anni disabili?

Continueremo a vigilare perché le dichiarazioni siano sempre oneste e sostenute dai fatti, e non propaganda, perché questa città merita chiarezza, coerenza e impegno concreto verso le fasce più fragili”.