“Accolgo con convinzione l’iniziativa del Ministro Francesco Lollobrigida di aggiornare la legge 157/92, che regola la tutela della fauna selvatica e l’attività venatoria.
Dopo oltre trent’anni, è giunto il momento di dotarci di strumenti normativi più aderenti alle trasformazioni ambientali, sociali ed economiche che interessano i nostri territori”.
Lo dichiara Carmine Cicala, assessore alle Politiche Agricole per la Sovranità Alimentari e Foreste della Regione Basilicata, commentando l’informativa presentata dal Ministro dell’Agricoltura al Consiglio dei Ministri.
Prosegue Cicala:
“È necessario affrontare sfide nuove con soluzioni attuali e responsabili.
La crescente pressione della fauna selvatica, in particolare degli ungulati, ha assunto proporzioni critiche per il settore agricolo, la sicurezza delle persone e la salute pubblica.
Le segnalazioni sulla diffusione della peste suina africana ne sono un esempio evidente”.
L’assessore sottolinea l’importanza di una visione organica e lungimirante:
“In Basilicata abbiamo già avviato un progetto di filiera del cinghiale, che dimostra come una gestione attiva e integrata possa trasformare una criticità in opportunità.
Oltre al controllo della specie, abbiamo investito nella valorizzazione economica della carne, favorendo tracciabilità, sicurezza alimentare e nuove prospettive di impresa per i territori rurali”.
Aggiunge Cicala:
“La proposta del Ministro Lollobrigida offre un punto di partenza concreto e bilanciato per un confronto costruttivo.
Il testo base non prevede né modifiche all’elenco delle specie cacciabili, né l’ampliamento delle attività venatorie in aree protette.
Non introduce elementi estremi, ma piuttosto invita a definire regole più efficaci, in linea con le esigenze attuali di tutela dell’agricoltura e dell’ambiente.
In questo spirito la Regione Basilicata continuerà a sostenere ogni misura che promuova una gestione equilibrata della fauna selvatica, una difesa attiva dell’agricoltura e una valorizzazione intelligente del territorio.
Servono soluzioni condivise, concrete e credibili.
È il tempo della responsabilità”.