I partiti che sostengono il governo stanno discutendo su come distribuire le risorse della manovra finanziaria.
Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega sembrano aver raggiunto un accordo che prevede che la misura più importante della legge di bilancio sia il taglio dell’Irpef per il ceto medio, dal costo di circa 4 miliardi di euro.
Altri interventi che potrebbero assorbire le risorse della manovra, come fa sapere quifinanza, sono la rottamazione delle cartelle esattoriali, fortemente voluta dalla Lega, e il rinvio dell’aumento dell’età pensionabile previsto automaticamente dalla legge Fornero nel 2027.
Entrambe queste misure dovranno attendere però i calcoli delle risorse della nota di aggiornamento del Def.
Il governo Meloni ha deciso di dare seguito all’abbassamento della pressione fiscale sui lavoratori dipendenti nella manovra per il 2026.
Una politica che ha ereditato dal governo Draghi e che negli ultimi anni ha portato a rendere strutturali diversi interventi, che hanno però riguardato principalmente i salari più bassi.
Per il prossimo anno, gli interventi dovrebbero invece coinvolgere principalmente il cosiddetto ceto medio, vale a dire lo scaglione che va oggi da 30mila a 50mila euro lordi annui di stipendio.
Le misure previste dovrebbero:
- estendere lo scaglione aumentando la soglia massima a 60mila euro;
- ridurre l’aliquota Irpef per questo scaglione dal 35 al 33%.
In questo modo il potere d’acquisto dei dipendenti che guadagnano queste cifre dovrebbe aumentare sensibilmente.
I primi calcoli stimano il risparmio sulle tasse da versare allo Stato tra i 257 e i 627 euro all’anno per persona.
Il costo dell’operazione dovrebbe essere di circa 4 miliardi di euro.
Tutte le forze del governo dovrebbero essere d’accordo sul fatto che il taglio dell’Irpef per il ceto medio sia la misura centrale della manovra.
I partiti però stanno spingendo anche per altre misure che fanno parte del programma presentato durante l’ultima campagna elettorale.
La Lega in particolare ha due obiettivi.
Il primo, condiviso con tutta la maggioranza, è quello di evitare l’aumento dell’età pensionabile di 3 mesi previsto per il 2027.
Si tratta di un aumento automatico dettato dalla crescita della speranza di vita.
Evitarlo non costa molto nell’immediato, ma entro la fine della legislatura potrebbe arrivare a pesare per 3 miliardi di euro sulle casse dello Stato.
La seconda misura che la Lega vuole fortemente è una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali.
Un condono fiscale per chi ha piccoli debiti con il fisco, che permetterebbe ai privati di liberarsi delle vertenze con l’Agenzia delle Entrate e allo Stato di svuotare gli archivi, rendendo la riscossione più efficiente.
Tutto dipende però dalle risorse che saranno a disposizione.
Queste dipendono principalmente dalle stime della nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, da presentare in autunno. Questo rapporto stima la crescita dell’economia italiana e, di conseguenza, l’entità del deficit che il governo potrà prevedere in manovra.
Sulla NaDef del 2025 pesano però i dazi americani, che potrebbero rallentare l’economia del nostro Paese e quindi ridurre le risorse a disposizione dell’esecutivo.
Se così fosse, alcune delle misure previste rischierebbero di saltare per mancanza di fondi.