Matera, cittadinanza onoraria a Paolo Fresu: “immense masserie desolate, il mare di Metaponto, i lampascioni, la burrata e quel vino rosso sanguigno. E’ questa Matera per me”

Il Consiglio comunale conferirà al trombettista Paolo Fresu la cittadinanza onoraria di Matera nel corso di una seduta che si terrà nell’Auditorium Gervasio, in Piazza del Sedile, il 27 gennaio 2020 alle ore 17.

Il riconoscimento viene attribuito per:

“aver mantenuto un forte legame con la città di Matera che rappresenta il segno di un passato mai dimenticato, l’entusiasmo degli esordi di una carriera poi sviluppata lungo percorsi tracciati in tutto il mondo. Parte di quelle note, dell’ispirazione che le ha rese uniche, si deve all’atmosfera, ai silenzi, ai ritmi inaspettati che Matera ha saputo diffondere, raggiungendo l’animo di questo artista che negli anni è stato testimonial istintivo, appassionato e disinteressato di questa città”.

Il rapporto del musicista con Matera è iniziato nel 1987, in occasione della prima edizione del “Gezziamoci”, la rassegna musicale organizzata dall’associazione Onyx Jazz club che è stata promotrice del conferimento della cittadinanza onoraria.

E’ proseguito ininterrottamente per oltre trent’anni nel corso dei quali Fresu ha sempre evidenziato il senso di appartenenza alla città e al suo territorio:

“Quei campi bruciati dalla calura estiva gialli come un Van Gogh, le immense masserie desolate, depositarie di fatiche e mestieri, il mare di Metaponto, i lampascioni, la burrata e quel vino rosso sanguigno.

Matera è tutto questo e questa è stata per me. Sono certo che non sarebbe lo stesso se il jazz non avesse alimentato, con le sue note a volte spigolose e spesso poetiche, lo spirito e l’anima di questa splendida città”.

Subito dopo il consiglio comunale, Paolo Fresu terrà un concerto per ringraziare la comunità materana per il riconoscimento.