La Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, ha approvato due importanti provvedimenti finalizzati a ridurre in maniera significativa i tempi di attesa per le prestazioni di specialistica ambulatoriale.
Si tratta di un intervento straordinario e integrato che prevede, da un lato, il potenziamento dell’attività del personale sanitario dipendente delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale e, dall’altro, il coinvolgimento delle strutture private accreditate e contrattualizzate già collegate al CUP regionale.
Prestazioni aggiuntive del personale in servizio presso le Aziende sanitarie regionali
Con l’approvazione dei Piani attuativi aziendali 2025, la Regione ha ripartito e assegnato 3.457.306,97 euro alle Aziende Sanitarie regionali per la riduzione delle liste di attesa e per il potenziamento dell’offerta assistenziale in relazione alle visite diagnostiche e specialistiche entro il 31 dicembre 2025, ricorrendo all’utilizzo di prestazioni aggiuntive del personale in servizio presso le Aziende sanitarie regionali.
Il piano riguarda attività di endoscopia digestiva, cardiologia, radiologia, senologia, neurologia, endocrinologia, oculistica, ortopedia, pneumologia, urologia e altre branche specialistiche, con l’obiettivo di recuperare rapidamente le attese più critiche.
Inoltre, è ribadita la raccomandazione di estendere l’erogazione delle prestazioni anche nei giorni di sabato e domenica e in fasce orarie più ampie, come previsto dalla legge nazionale, per rispondere in maniera concreta alla domanda crescente.
Prestazioni tramite strutture private accreditate e contrattualizzate
Accanto al rafforzamento delle attività del personale pubblico, la Giunta ha approvato un piano operativo che rimodula le azioni da attuare per il recupero delle prestazioni di specialistica ambulatoriale in lista d’attesa, che potranno essere svolte dalle strutture private accreditate e contrattualizzate, che afferiscono al Centro Unico di Prenotazione (CUP).
L’iniziativa prevede la rifinalizzazione di risorse non utilizzate entro il 2024, pari complessivamente a 2.031.686,75 euro, già stanziate con la D.G.R. 660/2024:
- 1.278.842,23 euro per l’Azienda Sanitaria di Potenza (ASP);
- 752.844,52 euro per l’Azienda Sanitaria di Matera (ASM).
Le prestazioni interessate comprendono visite cardiologiche, ginecologiche, neurologiche, oculistiche, ortopediche, gastroenterologiche, ecografie, TAC, risonanze magnetiche ed esami diagnostici ad alta priorità.
I cittadini potranno prenotare queste prestazioni tramite CUP, con le stesse modalità delle strutture pubbliche, senza alcun costo aggiuntivo: la spesa resterà interamente a carico del Servizio Sanitario Regionale.
Il provvedimento stabilisce che le somme approvate rappresentino limiti massimi di spesa riconoscibili alle strutture private, in base alle prestazioni effettivamente erogate. La Direzione Generale Salute garantirà un monitoraggio costante dei volumi e dei tempi, per assicurare trasparenza, appropriatezza e rispetto delle priorità previste dal Piano Nazionale di Governo delle Liste d’Attesa (PNGLA).
«Con questi due provvedimenti – ha dichiarato l’assessore Cosimo Latronico – la Regione Basilicata mette in campo un’azione straordinaria per affrontare le criticità delle liste d’attesa.
Abbiamo stanziato oltre 3,4 milioni di euro per prestazioni aggiuntive del personale pubblico e recuperato più di 2 milioni di euro per coinvolgere le strutture private accreditate e contrattualizzate;
Ridurre le liste d’attesa – ha aggiunto Latronico – non è solo un obiettivo organizzativo, ma una questione di equità sociale e di tutela del diritto alla salute.
Grazie al contributo di tutti gli attori del sistema sanitario, pubblici e privati accreditati, intendiamo assicurare ai cittadini lucani servizi di qualità, trasparenza nell’utilizzo delle risorse e un accesso equo alle prestazioni sanitarie».
L’attuazione delle misure sarà oggetto di un monitoraggio costante da parte degli uffici regionali e potrà essere integrata da ulteriori misure.
È inoltre in fase di avvio la piattaforma nazionale AGENAS, che consentirà di verificare i tempi di erogazione e i volumi di attività in tutte le Aziende sanitarie, garantendo la massima trasparenza.