Scanzano Jonico, lotta alle truffe: amministrazione e Carabinieri in prima linea

Una piaga sempre più diffusa, quella della truffa ai danni degli anziani, presi di mira da truffatori che, con scuse banali o richieste di aiuto fittizie, si insinuano nelle vite di persone fragili o sole per accaparrarsi tutto quello di cui dispongono.

È questo il tema che è stato affrontato martedì pomeriggio a Scanzano Jonico presso il Castello Baronale, alla presenza del Sindaco Pasquale Cariello e dell’Assessore alle Politiche sociali Vincenza Angela Natale che ha organizzato questo incontro informativo con e grazie all’intervento del Maggiore Roberto Rampino, Comandante della compagnia dei Carabinieri di Policoro.

Dietro questo reato c’è un’organizzazione che con minuzia sceglie le proprie vittime e con modalità manipolatorie più o meno sempre simili, adesca e colpisce senza nessuno scrupolo “gli anziani vanno protetti e difesi perché rappresentano la nostra memoria storica, le nostre radici – ha commentato il Sindaco Cariello – Chi sfrutta la loro benevolenza e la loro integrità, va punito. Sono convinto che informare rappresenti un’ottima possibilità per prevenire ed evitare che episodi del genere avvengano con frequenza” ha concluso il primo cittadino.

“Una comunità è davvero tale, solo quando sa proteggere i suoi membri più fragili – ha dichiarato l’Assessore Natale – le truffe ai danni degli anziani non sono soltanto un reato, un furto, sono prima di tutto un atto disumano, un’offesa morale, che sfrutta la buona fede, la gentilezza e la solitudine dei più fragili. La risposta – ha concluso l’Assessore – non può essere solo repressiva, deve essere anche educativa, preventiva e solidale”.

Fondamentale la presenza del Maggiore Roberto Rampino del Comando dei Carabinieri di Policoro, il quale ha esortato i presenti a farsi parte attiva di questa campagna di prevenzione: “l’unico modo per arginare il truffatore è anticipare le sue mosse.

Divulgare e informare è indispensabile perché tutti possiamo essere vittime.

Nessuno – ha affermato il Maggiore Rampino – può venire a casa vostra chiedendo dei soldi, eppure vi garantisco che, pur agendo con alcuni modus operandi sempre molto simili tra loro, queste persone nel 95% dei casi riescono a portare a termine il colpo.

Le truffe, che prendono di mira prevalentemente gli anziani, mietono vittime anche tra i più giovani, nessuno, purtroppo, ne è immune.

L’unica differenza è che l’anziano – conclude il Maggiore – si sente in colpa per essersi fatto raggirare”.

Non aprire mai agli sconosciuti, non fidarsi di tesserini di riconoscimento, non credere a quello che viene raccontato o delle apparenze, non firmare nulla in caso venga chiesto e chiamare sempre il 112 in caso di comportamenti o persone sospette.

Queste sono solo alcune delle linee guida che occorre divulgare per evitare il diffondersi di un problema ormai ingente e dilagante nelle nostre comunità.