Policoro: mamme disperate scrivono alla deputata Liuzzi: “Lei forse non lo sa, ma qui si muore”!

Il comitato “Mamme libere per la tutela dei figli” di Policoro (MT) ha inviato una lettera aperta alla deputata lucana del Movimento 5 Stelle, Mirella Liuzzi, in cui contestano il contenuto del suo emendamento per le estrazioni petrolifere in Basilicata.

Di seguito la lettera:

“On. Liuzzi,

È a lei che scriviamo,

siamo mamme libere che urlano da tempo giustizia per la propria terra e di conseguenza per la salute!

Lei forse non lo sa, ma qui si muore!

Si!

Si muore d’infarto, di cancro, di leucemia, bambini malati ogni giorno!

Non siamo dei tecnici, siamo semplici mamme, che le chiedono semplicemente, perché le è venuto in mente di pretendere soldi in più dalle aziende petrolifere?

Serve a ridurre l’inquinamento?

Serve a non far ammalare più i nostri figli, a non far vivere ad un bambino l’ultimo respiro della propria mamma, rubato dal cancro?

A non vivere col terrore che il proprio marito muoia d’infarto?

Ma poi, questa iniziativa che vuole adottare con il suo emendamento, deve essere supportata da uno straccio di studio, che dimostri quale saranno le ricadute per le compagnie petrolifere ed i benefici per un territorio martoriato da devastazione, malati e morti.

Ce l’ha questa relazione, o è un modo per farci morire prima?

Ci dica, continueranno ad inquinare pagando di più, o cesseranno i disastri in atto?

Bonificheranno la Basilicata dai veleni che hanno sparso in questi ultimi decenni nelle nostre amate Terre?

Abbiamo bisogno di incontri pubblici, assieme ai suoi sodali di partito, compreso il ministro Costa che ci ha promesso di non lasciarci sole, per affrontare le infinite crisi ambientali, sociali, dell’agricoltura e del turismo nel Metapontino.

Una legislazione l’ha già conclusa ma non la conosciamo di persona, come non abbiamo avuto il piacere di confrontarci con gli altri parlamentari 5 Stelle eletti, a parte le “comparsate” strettamente elettorali.

Prende i voti, e la trasparenza tanto “sbandierata” fino alla nausea, va a farsi benedire, onorevole Liuzzi?

Avete il coraggio di guardare negli occhi i vostri elettori o volete trascorrere in questa maniera indecorosa altri 5 anni di mandato a spese nostre?

Vi aspettiamo tutti, portavoce Liuzzi, però dovete venire a prendere la voce per portarla in Parlamento ed al Governo.

Ci dica!

Ci risponda!

A cosa serve questo emendamento?

A noi cittadini, sicuramente, non interessa!

A noi interessa vivere!

Lei dichiarava, prima di essere eletta, no al petrolio, ci sono anche dei video, è stata votata per questo!

Era dalla parte del cittadino, adesso, cosa vuole fare?

Noi mamme cosa dovremmo fare?

Ci volete far perdere la speranza?!

Così facendo, non siete diversi dai precedenti governi, ma dimostrate di essere la solita forza politica voltaggabbana che tradisce il proprio popolo per interessi più grandi, vogliamo risposte, vogliamo che continui a lottare insieme a noi, per il bene della sua terra e dei suoi concittadini!!

L’unico modo per essere dalla nostra parte è dire no al petrolio!

No all’inquinamento di una terra meravigliosa e unica, di tutto il pianeta: ed è la nostra, anche la sua, Basilicata.

Altrimenti, si ricordi che ogni morto, bambino, padre, madre, saranno morti a causa sua/vostra,perché è rimasta a guardare, anzi, avrà contribuito a far aumentare i morti dell’inquinamento!

Anche con l’art 41 del decreto Genova!

Questo modo di agire, ci ricorda qualcuno: “infilare” un “articoletto” in un decreto che non ha nulla a che vedere con il petrolio, per farlo passare inosservato, e chiedendo un pagamento ingiustificato per poter continuare ad inquinare indisturbati il nostro futuro!

E far riempire le casse dello stato sulla vita delle persone!

“Suona” male onorevole Liuzzi.

È proprio disumano ciò che state proponendo!

Ciò che avete votato (art 41) e speriamo che si ravveda e continui a sostenere quello che annunciava e la disgustava prima delle sue elezioni!

È il coro disperato di Mamme che non vogliono far politica,e non vogliono attaccare personalmente nessuno, ma si oppongono al sistema, quando quest’ultimo minaccia la salute e il territorio, dove vogliono continuare a crescere i propri figli con il semplice, ma tanto raro: Diritto alla vita!

Con molto rammarico e delusione (sempre pronte a ricredersi), aspettiamo sue notizie, per un incontro e discutere tutti i punti suddetti”.