“Matera Capitale Europea della Disabilità 2027”. I dettagli

“La notizia della possibile candidatura di Matera a Capitale Europea della Disabilità 2027 rappresenta una prospettiva importante per la città e per l’intera Basilicata.

Un riconoscimento di tale portata può portare nuova attenzione, sensibilità e risorse sul tema dell’inclusione, contribuendo a rafforzare il percorso di crescita civile e sociale del nostro territorio”.

Lo dichiara la Garante regionale della disabilità, Marika Padula, che aggiunge:

“Tuttavia come Garante regionale della Disabilità, ritengo necessario sottolineare che non ci può essere candidatura credibile senza un impegno immediato e tangibile per i diritti delle persone con disabilità.

Gli articoli di questi giorni hanno riportato criticità gravi e purtroppo reali: oltre 130 minori ancora privi di terapie riabilitative, tagli ai servizi di assistenza scolastica, ritardi nei sostegni domiciliari ed educativi.

Si tratta di condizioni che generano disagio e disuguaglianze e che rischiano di negare diritti sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

La candidatura a Capitale Europea della Disabilità deve dunque trasformarsi in un’occasione di svolta e non restare uno slogan.

È necessario che si traduca in un percorso concreto di cambiamento, fatto di programmazione seria, risorse certe, applicazione piena degli strumenti legislativi come il ‘Progetto di vita’ introdotto dal decreto legislativo n. 62/2024, abbattimento effettivo delle barriere architettoniche e culturali, rafforzamento dei servizi educativi e sanitari e reale coinvolgimento delle famiglie, delle associazioni e del terzo settore.

Solo così sarà possibile restituire credibilità a un’iniziativa che, altrimenti, rischia di apparire scollegata dalle esigenze quotidiane delle persone con disabilità.

Il titolo di Capitale Europea della Disabilità potrà avere senso soltanto se Matera e la Basilicata sapranno dare un segnale chiaro e visibile: passare dalle parole ai fatti, dal racconto alla realizzazione di interventi concreti.

Come Garante regionale della Disabilità assicuro la mia disponibilità a lavorare al fianco delle istituzioni locali e regionali, delle famiglie e delle associazioni, affinché questa candidatura diventi una vera occasione di riscatto e di progresso sociale.

L’Europa ci guarda ma soprattutto ci guardano i cittadini e le famiglie che ogni giorno vivono difficoltà reali: a loro dobbiamo risposte, non soltanto progetti”.