Matera: “La Festa della Bruna parla ai bambini e costruisce il futuro della tradizione”. I dettagli

La magia del 2 luglio arriva anche nei borghi, parlando il linguaggio dei più piccoli.

Sabato 14 giugno, il borgo La Martella ha ospitato “La Piccola Bruna al Borgo”, un’iniziativa straordinaria dedicata ai bambini per trasmettere loro, in modo autentico e coinvolgente, il valore e la bellezza della Festa della Bruna, patrimonio identitario della comunità materana.

All’iniziativa, realizzata grazie all’impegno dell’ASD Centro Ippico Monacelle, di Paola Paladino, residente del borgo e di Valeria Piscopiello, insegnante, da un’idea di Dino Chiefa, storico auriga del carro della Bruna e con il patrocinio del Comune di Matera, ha presenziato anche il Consigliere Regionale Nicola Morea.

L’evento nasce dalla volontà di portare la festa anche nella periferia, rafforzando il senso di comunità e il legame intergenerazionale che questa tradizione custodisce.

«È stato un momento di grande valenza sociale, e anche divertente per i più grandi e i più piccoli: vedere la tradizionale cavalcata e il suggestivo rito dello “strazzo” ripensati a misura di bambino è stato molto interessante», ha dichiarato Morea.

Il carro in cartapesta in miniatura, realizzato con cura dall’artista Valentino Didio – secondo classificato al concorso per il Carro Trionfale 2025 – è stato costruito insieme ai bambini della scuola dell’infanzia, rispettando le secolari tecniche artigianali che contraddistinguono questa antica tradizione.

La mini-cavalcata, in sella ai pony messi a disposizione dall’ASD Centro Ippico Monacelle, ha accompagnato il carro lungo le vie del borgo.

Ha sottolineato Morea:

«Si è creato  un clima di festa e partecipazione sincera.

I bambini, vestiti con costumi tipici realizzati dalle loro famiglie, hanno vissuto in prima persona i gesti, i suoni e le emozioni che ogni anno animano la città di Matera durante la festa del 2 luglio.

Il carro, trasportando una piccola Madonna in cartapesta successivamente donata alla chiesa locale, è stato infine “strazzato” come da tradizione, regalando ai più piccoli un’esperienza indimenticabile.

La Festa della Bruna non è solo un evento è un linguaggio che unisce passato, presente e futuro. Portare questa esperienza a misura di bambino significa assicurare alla nostra comunità una memoria viva, condivisa e capace di rigenerarsi.

Ringrazio Dino Chiefa e tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima giornata: educare i più piccoli alla conoscenza e al rispetto delle nostre tradizioni è il primo passo per costruire cittadini consapevoli e orgogliosi delle proprie radici.

La forza della tradizione si misura nella capacità di essere tramandata, vissuta e rinnovata».