In Basilicata il 12,5% degli edifici scolastici sarebbe “totalmente irregolare”, senza, cioè, nessuno dei cinque certificati previsti per la sicurezza.
Il dato emerge dal dossier sullo stato dell’edilizia scolastica pubblicato dalla rivista specializzata “Tutto Scuola”, in vista dell’avvio dell’anno scolastico.
Il portale ha elaborato i dati dell’anagrafe nazionale del ministero dell’Istruzione, aggiornati al 2023-2024.
Il dato lucano, come quello delle altre regioni del Sud, è peggiore della media nazionale pari al 9% (su 39.993 edifici nel Paese, 3.588 quelli a zero certificazioni).
In fondo alla classifica, Abruzzo con il 32,4% e Calabria con il 20,5%.
In Valle d’Aosta, invece, tutti gli edifici scolastici hanno almeno uno o più certificati tra quelli richiesti dalla normativa: documento di valutazione dei rischi, agibilità, omologazione della caldaia termica, prevenzione incendi, piano di evacuazione.
Fonti ministeriali hanno commentato il report, puntualizzando all’ANSA che le cifre:
“sono sorpassate dall’enorme lavoro in atto su oltre 10mila edifici scolastici, grazie ai fondi Pnrr a cui sono stati aggiunti importanti fondi statali per il più grande piano di intervento mai fatto per la scuola italiana”.
Secondo la replica di viale Trastevere sono state avviate opere sul 22% del patrimonio edilizio scolastico.
Dal ministero hanno anche sottolineato come la responsabilità degli interventi antisismici sia degli enti locali: in Basilicata irregolari 69 strutture su 553.
Il ministero replica: cifre da aggiornare con il lavoro svolto grazie ai fondi Pnrr.