Grassano: “I soldi in cassa ci sono ma nessun segnale di una riduzione di tasse per i cittadini”. Questa la situazione

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del gruppo consiliare Civico “Noi per Grassano”:

“La rendicontazione di bilancio 2022, punto all’ordine del giorno dello scorso consiglio comunale tenutosi il 05/05/2023, con un avanzo di amministrazione di euro 1.785.027,5 e nessun segnale di una riduzione di tasse per i cittadini.

Per quanto riguarda il dato politico del segno in positivo dei conti con una somma consistente a disposizione, a nostro avviso non fa altro che portarci a dire dell’incapacità amministrativa nel non saper spendere i soldi pubblici, o forse, a questo punto ci viene da pensare, troppa capacità amministrativa per chissà quale progetto …..che non è dato sapere non solo al gruppo di minoranza ma a tutta la popolazione.

Nella fattispecie, dovendo il consiglio comunale trattare argomenti inerenti l’approvazione di punti all’ordine del giorno di rilevanza quali: Bilancio Preventivo, Bilancio Consuntivo 2022, DUPS Documento di programmazione per il triennio 2023-2025 e modifiche sulle imposte Comunali Tari e l’IMU, il Gruppo ‘Noi per Grassano’ ha, ancora una volta, evidenziato e sollecitato al presidente la preventiva discussione e formazione dell’ordine del giorno in sede di conferenza dei capogruppi consigliari.

Organismo previsto dallo statuto comunale e mai convocato dal Presidente del Consiglio Comunale.

In merito ai singoli argomenti discussi, rileviamo con rammarico la completa chiusura della maggioranza rispetto alle nostre proposte.

Premettiamo che il consuntivo 2022 chiude con un avanzo di amministrazione di euro 4.817.409,0 che al netto dei fondi non disponibili presenta euro 1.785.027,5 disponibile per la gestione.

Alla luce di questo, abbiamo proposto una riduzione dell’IMU dal 10,60 al 9 per mille, allineandoci a quanto già fatto da alcuni comuni del materano, che in alcuni casi applicano aliquote anche più basse di quanto da noi proposto.

Lo spirito della nostra iniziativa va incontro a tutte quelle famiglie, che pur possedendo ulteriori abitazioni non prima casa, soffrono per lo spopolamento in atto nella comunità, una stagnazione del mercato immobiliare con conseguente svalutazione delle case.

In passato infatti i nostri concittadini, grandi risparmiatori, hanno sempre pensato di avviare nel modo migliore la nascita delle future famiglie dei propri figli.

Così a Grassano, per la mancanza di lavoro, per una congiuntura economica negativa, per la migrazione dei giovani a causa dell’assenza di lavoro, sarebbe stato necessario un segnale di aiuto a tante famiglie.

Infine si è assistito all’ennesima forzatura della maggioranza nel momento della discussione del DUPS 2023-2025.

Il nostro gruppo ha preliminarmente fatto osservare che il documento proposto per la delibera, in parte formulato attraverso il copia/incolla del programma elettorale del Partito Democratico di Grassano, conteneva delle inesattezze.

Veniva riportata la dizione ‘Partito Democratico di Grassano’ in alcune sue parti, che nulla ha a che vedere con un documento ufficiale proposto dall’organo amministrativo.

Abbiamo a questo punto richiesto il ritiro del documento dall’ordine del giorno con ripresentazione al prossimo consiglio.

La maggioranza non ha voluto ritirare il documento costringendo la minoranza ad allontanarsi dall’aula.

Il gruppo Noi per Grassano si impegna a verificare la legittimità di tale delibera.

Inoltre la comunicazione del sindaco non ci soddisfa in quanto lo statuto prevede che al gruppo di minoranza venga di diritto assegnata una stanza.

Di conseguenza la disponibilità, dietro nostra richiesta scritta, di poter usufruire della stanza del sindaco, non risponde a quanto previsto dallo statuto.

Sull’argomento il gruppo consiliare ‘Noi per Grassano’ continuerà a pretendere l’osservanza di tali disposizioni.

Lamentiamo ancora una volta l’atteggiamento del Presidente del Consiglio, espressione della maggioranza, che continua ad assumere comportamenti non conciliabili con la sua figura istituzionale, alimentando, oltre ogni tolleranza, situazioni di tensione e di mancanza di rispetto verso i consiglieri di minoranza ed assumendo atteggiamenti di parte”.