Matera, niente mensa scolastica: “Pagheremo ancora una volta noi genitori e i nostri figli”. La denuncia

“Niente mensa per una settimana, al rientro dalla pausa natalizia”.

Scrive il comitato mensa Matera:

“C’eravamo lasciati lo scorso 15 settembre con il buon proposito di risolvere l’annosa questione della mancata erogazione del servizio mensa ad inizio e fine anno scolastico.

Impresa ardua ma oramai metabolizzata.

Mai avremmo pensato che la questione mensa si sarebbe posta anche nel bel mezzo dell’anno scolastico.

Pensavamo che quel tavolo tecnico convocato tra Assessorato alle Politiche Sociali, Ufficio Scuola, Dirigenti, Rappresentanti di Istituto e Sindacati fosse un passo in avanti.

Verso cosa?

Nella direzione di una maggiore presa di coscienza da parte delle istituzioni rispetto a quello che significa effettivamente politiche di sostegno alla famiglia, alla questione di genere etc.

Invece siamo qui, a inizio 2023, alle prese con i tecnicismi di un appalto per il servizio mensa che continuano a non funzionare.

Nel passaggio di consegne dalla società appaltatrice che ha erogato il servizio fino al 23 dicembre, in virtù del vecchio bando, e la nuova società appaltatrice, fresca di nomina, qualcosa è andato chiaramente storto.

A gran voce lo scorso settembre l’attuale amministrazione e i suoi tecnici dicevano che non si trattasse di un problema politico ma tecnico…

Oggi forse possiamo dare loro ragione, il vostro non è solo un problema politico ma pure tecnico.

Infatti è proprio un problema di competenza.

Pagheremo ancora una volta noi genitori e i nostri figli le vostre inadempienze.

A noi non resta la speranza che possiate imparare da questo errore pro-futuro.

Perché la speranza è l’ultima a morire e oramai rimane solo quella con noi e i nostri tripli salti mortali per conciliare un’istruzione dignitosa per i figli e il lavoro.

Infine, ma non per importanza, rimaniamo in attesa che l’amministrazione convochi un tavolo di confronto con l’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale per risolvere l’imbarazzante questione delle nomine dei docenti ad anno scolastico già avviato.

Passaggio propedeutico per il tempo pieno ad inizio anno scolastico e quindi mensa sin dal primo giorno di scuola.

Con la speranza che il 2023 sia l’anno giusto per il rispetto di questi diritti basilari.

Buon anno”.