Presentato disegno di legge dal senatore lucano Arnaldo Lomuti del M5S. I dettagli

Ecco i dettagli in merito al disegno di legge del senatore lucano Lomuti:

“I ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, in materia di protezione ambientale, saranno agevolati con l’esenzione del pagamento del contributo unificato.

L’importante novità, faciliterà i ricorsi di associazioni ambientaliste, di tutela dei consumatori e di utenti, ed è contenuta in un disegno di legge del senatore Arnaldo Lomuti, vicepresidente del Movimento 5 Stelle al Senato e componente della Commissione Giustizia.

Il principio da cui parte tutto è legato al fatto che i ricorsi al Tar spesso presentano costi notevoli per cittadini e associazioni in genere di volontariato, condizione che spesso ostacola le associazioni che si muovono per proteggere l’ambiente o per tutelare la qualità della vita.

La protezione ambientale, della salute e della qualità della vita, così come la tutela del consumatore sono interessi collettivi tutelati anche dalla Carta Costituzionale e meritano forme di salvaguardia giurisdizionali efficaci che non possono essere sminuite da ostacoli di carattere meramente economico.

Convinto che in alcuni casi, l’importo del contributo unificato può raggiungere cifre rilevanti, tali da disincentivare il ricorso alla giustizia di associazioni e cittadini che già dedicano tempo e denaro a lodevoli iniziative di denuncia e di controllo.

Il principio sancito con questo disegno di legge afferma, in sostanza che l’entusiasmo, l’amore per il proprio territorio, il diritto di autotutela e la volontà di partecipazione diretta da parte della cittadinanza attiva, devono essere considerati un valore a cui fare affidamento nell’evoluzione e nel progresso della comunità.

Il disegno di legge semplificherà anche gli obblighi burocratici e sarà valido nei ricorsi davanti ai Tar, Tribunali amministrativi regionali, al Consiglio di Stato e, in casi straordinari, anche per i ricorsi al Presidente della Repubblica.

L’esenzione del contributo unificato, in caso di danno ambientale, varrà anche per le associazioni locali di protezione ambientale, non solo per quelle di rilievo nazionale o interregionale, purché dimostrino di possedere alcuni requisiti: uno stabile assetto organizzativo, uno stabile collegamento, anche di natura territoriale, e, tra le finalità statutarie, anche il perseguimento non occasionale di obiettivi relativi alla tutela dell’ambiente, della salute o della qualità della vita.

La Democrazia è una responsabilità collettiva.

Le associazioni ambientaliste e dei consumatori sono una risorsa preziosa, le loro azioni non devono trovare ostacoli economici nelle attività di salvaguardia di diritti e di tutela ambientali e di salute collettiva”.