“Le dipendenze non urlano, ma consumano lentamente la vita delle persone.
E spesso iniziano in silenzio, dove nessuno guarda”.
È con queste parole che l’assessore regionale alla Salute, Cosimo Latronico, ha aperto il suo intervento questa mattina nell’Auditorium dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, durante il convegno sul ruolo della psicoterapia cognitivo-comportamentale nella cura delle dipendenze, promosso dalla Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva in collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Matera.
Ha dichiarato Latronico:
“Le dipendenze patologiche – da sostanze o comportamentali – rappresentano una delle sfide più urgenti per la salute pubblica.
Il loro impatto è profondo e spesso devastante: intacca la salute mentale, compromette il benessere psicologico e altera il funzionamento sociale delle persone coinvolte”.
Durante il convegno è stato ribadito il ruolo strategico dei Servizi per le Dipendenze (SerD) delle Aziende Sanitarie Locali, che operano sul fronte della prevenzione, della cura, della riabilitazione e del reinserimento.
“Abbiamo bisogno di un approccio integrato – sanitario e sociale – che sappia intercettare i bisogni reali dei territori, soprattutto le nuove fragilità.
Le dipendenze cambiano volto e modalità, ma il loro effetto sulla vita resta drammaticamente lo stesso”.
Latronico ha sottolineato quanto sia fondamentale investire sulla salute mentale e rendere la psicoterapia uno strumento accessibile, in particolare per i più giovani, spesso i più esposti e i meno compresi:
“Dobbiamo costruire un sistema che non si limiti a curare, ma che ascolti e accompagni.
Questo significa strutturare una presa in carico continua e capillare, con professionisti formati e reti territoriali efficaci”.
L’assessore ha ringraziato l’Azienda sanitaria materana e la società scientifica organizzatrice per aver creato un momento di confronto “che va oltre l’aula convegni e tocca direttamente la vita delle persone.
Solo insieme, con metodo e visione possiamo affrontare la complessità delle dipendenze.
E restituire a chi soffre non solo una cura, ma una prospettiva”.