Domenica 8 giugno è stato inaugurato il playground di PUPA – Pitt ‘U’ Pattinodromo, il progetto di riqualificazione artistica, voluto da cinque giovani bernaldesi (Vincenzo Castano, Lorenzo Favale, Clovis Meric De Bellefon, Maria Teresa Russo e Simone Zaccaro), che ha trasformato il Pattinodromo comunale in uno spazio rigenerato dall’arte e dall’energia collettiva.
Gratitudine, stupore e orgoglio hanno attraversato il momento inaugurale rendendolo un rito collettivo.
“Non inauguriamo solo un campo, inauguriamo una visione – è stato detto nelle prime battute del discorso inaugurale – una visione nata dalla convinzione che nessuna trasformazione sia davvero tale se non è condivisa. […]
Quello che è successo a questo campo è quello che può succedere a tanti altri luoghi.
Se continuiamo a credere che lo spazio pubblico sia una cosa viva, da rispettare, che ci chiede un esercizio di immaginazione costante”.
PUPA è l’acronimo di Pitt ‘U’ Pattinodromo, per onorare il dialetto locale.
Pupa richiama alla metamorfosi: la pupa è lo stadio intermedio in cui il bruco si trasforma in farfalla.
Il Pattinodromo come una crisalide urbana ha cambiato pelle e si avvia ora verso il suo stadio più bello.
Il murale orizzontale che oggi abita il campo, firmato dall’artista Antonio Poe, è il frutto di un processo creativo condiviso.
Le forme geometriche semplici compongono un messaggio che non si impone ma si scopre: un invito silenzioso ma radicale a riappropriarsi dei propri spazi, della propria meraviglia.
“Vorrei parlarvi della nostra meraviglia e di come l’abbiamo messa su questo campo nascondendo tra i colori un messaggio necessario, preso in prestito dal film L’odio di Kassovitz, ‘Il mondo é nostro’ appunto”.
‘Il mondo è nostro’ non è mera appropriazione, ma presa di responsabilità: “Ricordarci di generare meraviglia e di riprenderci tutto ciò che riteniamo opportuno per il nostro futuro e quello delle persone attorno a noi è un dovere morale; è un atto di responsabilità fare propria restituire voce alla nostra terrà raccontandola con le parole e le forme in cui ci riconosciamo”.
Accanto a lui, l’associazione Lettere Cubitali APS, partner di progetto.
A partecipare all’inaugurazione anche il GVS di Potenza, che ha scelto di finanziare PUPA candidato al bando ‘Si può fare’, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e promosso da Cantiere Giovani.
Dopo il montaggio delle retine ai canestri e il taglio del nastro, Manuel Brando, Enzo The Sceriff e Irie Sound System hanno onorato il momento con la loro musica, mantenendo alta l’energia della comunità.
Una comunità che nei giorni precedenti ha mandato un segnale di presenza e sostegno forte e costante, senza cui PUPA non sarebbe stato possibile.
La bellezza, solo quando la si costruisce insieme, diventa appartenenza.
PUPA è stato un passo.
Il Pattinodromo si apre ora nuovi scenari e nuove possibilità e immaginarle sarà cura di chi grazie a PUPA ha iniziato a considerare questo spazio nell’orizzonte del proprio sguardo.