Basilicata, bonus gas: chiesto lo stop dei conguagli. I dettagli

Si è svolta nel pomeriggio, a margine della seduta del Consiglio regionale, la conferenza stampa del Centrosinistra sulle problematiche legate alla misura del “Bonus gas”.

Hanno incontrato i giornalisti Alessia Araneo (M5s), Antonio Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Angelo Chiorazzo (Bcc), Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd), Piero Marrese (Bd), Viviana Verri (M5s) e Giovanni Vizziello (Bcc).

In apertura, il consigliere Piero Marrese ha evidenziato che:

“una misura presentata come un’opportunità per i lucani, anche per favorire il ripopolamento delle aree interne e dare un sostegno concreto alle famiglie, si è trasformata in un paradosso, perché la gestione è stata caratterizzata da scarsa trasparenza sin dall’inizio, fino ai conguagli in bolletta che hanno generato ulteriore confusione.

Per questo chiediamo, in un’ottica di propositività, la sospensione dei pagamenti fino al chiarimento della situazione. Abbiamo sollecitato l’audizione del presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, in II Commissione, su esplicita richiesta di Chiorazzo, che però ha delegato un dirigente”.

Angelo Chiorazzo ha sottolineato che l’iniziativa del Centrosinistra non è “una sterile polemica con la maggioranza, ma un’operazione verità su una questione che riguarda oltre 73 mila famiglie e che il Governo regionale ha trattato senza trasparenza”.

Ringraziando Cifarelli per la convocazione della II Commissione e per aver chiesto l’audizione di Bardi, ha espresso disappunto “per l’assenza del presidente della Giunta, che ha mancato di rispetto ai lucani”.

Ha aggiunto che “nonostante siano state inviate dieci giorni prima domande puntuali al governo regionale, in Commissione non sono stati portati dati concreti”. Chiorazzo ha evidenziato che non è ancora chiara la differenza tra consumo stimato ed effettivo, e ha concluso criticando la modalità di comunicazione di Bardi e Latronico, definita come mera propaganda elettorale.

Per Alessia Araneo, la misura è stata “un’operazione gestita male sin dall’inizio e che ancora oggi alimenta confusione.

I cittadini chiedono chiarezza e trasparenza. Alcuni ne hanno beneficiato, ma se c’è qualcuno che ne ha beneficiato più di tutti, assicurandosi la seconda elezione, è il presidente Bardi.

In una trasmissione nazionale si vantò di aver dato il gas a costo zero ai lucani con una legge di un solo articolo, peccato che siano stati necessari otto disciplinari per declinarne la materia. Il paradosso è che oggi i conguagli, di cui non si conosce la natura giuridica, vanno a ricadere su chi ha consumato meno. Così viene penalizzato lo sforzo delle famiglie di contribuire alla transizione energetica”.

Giovanni Vizziello ha definito la legge sul bonus gas “una legge sciagurata”. Citando uno studio della Cgia di Mestre, ha ricordato che la Basilicata è penultima, seguita solo dalla Calabria, per numero di famiglie in condizione di povertà energetica.

“Il pasticcio lo ha combinato Bardi e tocca a lui risolverlo – ha aggiunto – accollandosi gli oneri connessi ai conguagli. Così come la Regione ha ripianato i debiti delle partecipate lucane, come Acquedotto Lucano o i Consorzi, allo stesso modo non può permettere che i conguagli gravino sulle già precarie condizioni economiche delle famiglie lucane”.

Piero Lacorazza ha rimarcato che:

“qui c’è l’opposizione unita, mentre dall’altra parte non c’è una dichiarazione congiunta della maggioranza a difesa di questo pasticcio.

Siamo di fronte a uno spolpamento non solo dei cittadini, ma anche del bilancio della Regione. È una vicenda drammatica per i conti pubblici, la gestione del conguaglio è lo specchio del cattivo governo Bardi. Non abbiamo un assestamento di bilancio, e tanto si lega direttamente alla mancanza di chiarezza nei conti. È questo il punto delicato: abbiamo perso autonomia e forza. Certo, anche noi in passato abbiamo commesso errori, ma oggi la verità è che i conti della Regione sono in mano alle compensazioni ambientali e alle royalties. Questo è il nodo delicatissimo per il futuro della Basilicata. Ribadiamo quindi l’esigenza di chiarezza e trasparenza, mancate sin dall’inizio della vicenda bonus gas”.

Viviana Verri ha ribadito che:

“la nostra oggi è una richiesta di chiarezza e trasparenza, perché questi elementi sono mancati sin dalle prime battute della vicenda bonus gas. Una misura annunciata in maniera roboante come una vera e propria rivoluzione all’insegna della transizione energetica per i cittadini lucani, ma che nei fatti si è trasformata in un paradosso. E oggi siamo arrivati al limite, cittadini virtuosi nei consumi si vedono recapitare conguagli anche consistenti, come ricordato dal consigliere Chiorazzo. Ci chiediamo dov’è la visione del governo regionale, che con una mano dà e con la stessa toglie ai cittadini. Sono arrivate bollette con somme e conguagli non spiegati, dal governo regionale solo silenzio. Si stanno verificando altre situazioni poco trasparenti, come quelle legate al cambio di gestore. C’è stata incertezza sull’applicabilità della prescrizione, perché incerta era la qualificazione giuridica del credito. È mancata un’informazione corretta sul bonus gas, tanta propaganda, poca chiarezza, e oggi se ne vedono gli effetti”.

Antonio Bochicchio ha chiarito:

“Noi non siamo contrari alla misura, ma occorre gestirla in maniera corretta e meglio specificata. Fin dall’inizio, quando è stata introdotta, ci voleva un ingegnere per calcolare quel famoso di risparmio richiesto rispetto al biennio precedente. Alla fine i cittadini lucani sono stati indotti a consumare gas senza sapere che ciò che veniva rimborsato era soltanto il costo della molecola. Andava chiarito meglio quale fosse la quota coperta dal bonus. In questo caos totale, i lucani si ritrovano bollette difficili da interpretare e non riescono a capire come verrà restituito il conguaglio.

Come minoranza in Commissione – lo ricordavano già i colleghi Chiorazzo e Cifarelli – abbiamo chiesto un’audizione e inviato per tempo precise domande al presidente della Giunta e all’Assessore. Ad oggi, però, non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Per questo chiediamo due cose: una chiara specificazione delle voci in bolletta e la sospensione immediata dei conguagli”.

Cifarelli, nel suo intervento ha ribadito che:

 “non c’è mai stata trasparenza e chiarezza sulla vicenda del bonus gas e, più in generale, sulla gestione del gas. La Regione Basilicata è destinataria, sulla base degli accordi con le compagnie petrolifere che estraggono a Tempa Rossa e a Viggiano, di 200 milioni di metri cubi di gas. Noi siamo a favore del bonus e delle famiglie lucane. Ma se vendi il gas a cifre inferiori rispetto a quelle rimborsate stai creando un buco nel bilancio regionale.

È per questo che abbiamo chiesto chiarezza sin dal primo giorno: fateci capire a quanto ammontano le entrate e a quanto le uscite. La legge non parla solo di ripopolamento e di transizione energetica, ma anche di gas gratis per gli enti pubblici. Questa parte è stata completamente dimenticata, nel silenzio dei sindaci e dell’Anci, troppo spesso acquiescenti al potere regionale.

Perché non si fa una battaglia per il gas gratis ai Comuni, negli ospedali, nelle scuole? È un’altra battaglia che abbiamo provato a condurre, ma ci siamo scontrati con muri di gomma. Noi invece vogliamo fare un’operazione di trasparenza.

Il bonus è sicuramente una misura a favore delle famiglie lucane, ma avremmo voluto una impostazione progressiva, legata al reddito: chi ha di più deve dare di più, chi ha di meno deve ricevere di più. Invece è stata fatta una misura piatta. Addirittura il governo Meloni prevede l’ISEE per dare il bonus energia, noi lo diamo gratis a tutti”.