Quattordicesima pensionati 2025, pagamento in ritardo: quando arriva

L’Inps ha programmato una nuova finestra di pagamento della quattordicesima per il mese di agosto 2025.

Si tratta di una mensilità aggiuntiva destinata ai pensionati che non l’hanno ricevuta a luglio a causa di requisiti maturati di recente o aggiornamenti non ancora elaborati nei sistemi dell’ente previdenziale.

La quattordicesima 2025 spetta ai pensionati che soddisfano due criteri fondamentali:

  • avere almeno 64 anni di età;
  • possedere un reddito complessivo annuo inferiore a due volte il trattamento minimo Inps, pari a 15.700 euro lordi per il 2025.

L’importo varia in base agli anni di contributi versati, alla tipologia di pensione (dipendente o autonoma) e alla fascia di reddito.

L’Inps ha previsto importi indicativi che vanno da circa 336 euro a 655 euro per ciascun beneficiario.

Chi non ha ricevuto l’integrazione a luglio potrebbe vederla accreditata nel cedolino di agosto 2025.

Questo accade per diverse motivazioni:

  • raggiungimento del requisito anagrafico (64 anni) dopo il 1° luglio;
  • aggiornamenti contributivi o reddituali recenti;
  • ritardi nella trasmissione dei dati da parte dell’Agenzia delle Entrate;
  • presentazione di una domanda di ricostituzione reddituale nei mesi precedenti.

Secondo quanto indicato dall’Inps, “la quattordicesima, se dovuta, sarà pagata nei mesi immediatamente successivi alla presentazione della domanda di ricostituzione”.

Il pagamento di agosto sarà disponibile a partire dal primo giorno bancabile del mese, ossia il 1° agosto 2025.

Per verificare se la quattordicesima è stata effettivamente erogata, il pensionato può consultare il proprio cedolino tramite il portale ufficiale dell’Inps (www.inps.it), accedendo al Fascicolo Previdenziale con le credenziali Spid, Cie o Cns.

I passaggi da seguire sono:

  • accedere alla sezione “Prestazioni – Cedolino pensione e servizi collegati”;
  • verificare l’importo lordo e netto della pensione di agosto;
  • controllare la presenza della voce “quattordicesima” o “mensilità aggiuntiva”.

Nel caso in cui la mensilità aggiuntiva non compaia nel cedolino e si ritenga di averne diritto, è possibile inoltrare una domanda di ricostituzione reddituale.

La procedura può essere avviata:

  • tramite un patronato che supporta nella verifica della posizione;
  • direttamente online tramite il portale dell’Inps.

Questo tipo di domanda serve ad aggiornare i dati reddituali sulla base dei quali l’Inps determina l’accesso a prestazioni accessorie come la quattordicesima.

Se approvata, l’integrazione verrà erogata anche con effetto retroattivo.

La presentazione della richiesta è possibile anche dopo il mese di agosto, ma in tal caso il pagamento slitterà ai mesi successivi. Per chi ha inoltrato la domanda entro fine luglio, l’importo potrebbe essere incluso già nel cedolino di agosto 2025.