“Continua e aumenta la piaga degli incidenti sul lavoro.
È essenziale la promozione da parte delle istituzioni di una vera e propria cultura del lavoro sicuro che indichi nella tutela della salute e della vita il primo diritto fondamentale da riconoscere ai lavoratori.
In questa prospettiva occorre puntare sulla formazione e sull’addestramento che svolgono un ruolo cruciale, a partire dalle scuole secondarie”.
E’ quanto sostiene il Segretario Provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano in riferimento all’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto nel centro di Cirigliano (MT), dove un operaio impegnato nei lavori di messa in sicurezza del centro abitato, in area R4, sul versante sud est del paese, sarebbe precipitato lungo il costone e sarebbe rimasto ferito: stava lavorando in sospensione su una parete rocciosa, in un cantiere, ha perso l’equilibrio pur tenuto dall’imbracatura e dalla fune, ha battuto la testa con il casco ed ha urtato sulla parete con un braccio. Non sarebbe in pericolo di vita”.
Giordano sostiene che:
“Abbiamo ancora segnato nel cuore quello dei cinque operai morti sul lavoro in un incidente ferroviario all’altezza della stazione di Brandizzo, sulla linea Torino-Milano, ch’è soltanto l’ultimo caso di una lista drammaticamente lunga.
Secondo gli ultimi dati Inail relativi ai primi sei mesi del 2023, sono stati più di due al giorno i morti sul lavoro nel nostro Paese, per un totale di 450 decessi. Un fenomeno, quello delle morti bianche, che si rinnova di anno in anno.
Maglia nera la collocazione della Basilicata in ‘zona rossa’ con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale nei primi sette mesi del 2023 richiedono un’immediata e pronta iniziativa dei lavoratori e del sindacato.
Fermo restando che gli organici dell’Ispettorato sono sottodimensionati, per l’Ugl necessita fare sicurezza che significa, anche investire dal punto di vista economico pur sapendo che questo è uno dei problemi più rilevanti.
Dobbiamo capire che bisogna inesorabilmente spendere quattrini su tale argomento, la maggior parte delle aziende materane sono piccole e medie che spesso hanno esigenza di risparmiare e risparmiano proprio sulla sicurezza.
L’Ugl Matera rilancia la campagna #lavorarepervivere, attraverso manifestazioni e mobilitazioni, dove l’Ugl vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni il drammatico fenomeno delle cosiddette ‘morti bianche’ e dire basta infortuni sul lavoro.
Sulla sicurezza sul lavoro c’è ancora molto da fare: i tagli lineari agli investimenti sulla sicurezza dei lavoratori, la piaga dilagante del lavoro sommerso, il progressivo innalzamento dell’età pensionabile, l’assenza di controlli nei subappalti sono motivi svariati e queste possono essere certamente fra le cause principali che ci portano a questa situazione non più tollerabile”.