Oltre 16mila firme per portare Taranto in Basilicata: si va verso il referendum, cosa ne pensate?

L’idea di annettere Taranto alla Basilicata si fa sempre più concreta, grazie alle numerose firme (16.600) dei cittadini, che hanno accolto il progetto dell’associazione “Taranto Futura”.

Infatti, questo pomeriggio, alle ore 17:00, la petizione sarà consegnata alla segreteria della Provincia di Taranto, seguita da un incontro dei promotori, coordinato dall’avvocato Nicola Russo, presidente dell’associazione, dove sarà presente anche l’ex sindaco di Potenza, Gaetano Fierro, che da anni si impegna per allargare i confini della Basilicata.

Gaetano Fierro sottolinea:

 “La sentenza ci consente di proseguire nella nostra attività che vorrebbe non solo la provincia di Taranto annessa alla Basilicata, ma anche il Cilento.

La pronuncia della Suprema Corte, dunque, è di estrema importanza, così come credo sia importante ricordare i motivi che sono alla base della volontà di Taranto di unirsi alla Basilicata”.

L’avvocato Nicola Russo ricorda:

“I motivi per cui chiediamo l’annessione al territorio lucano sono molteplici e si traducono in indiscutibili vantaggi per il nostro territorio.

Da tempo ci interroghiamo sul futuro della nostra città e, dopo molte riflessioni, abbiamo individuato cinque opportunità: porto, aeroporto, università, turismo e sanità.

Taranto, con circa 200mila abitanti, è l’unica città d’Italia a non avere una sua Università, mentre circa 12mila giovani tarantini studiano in altri atenei.

Entrando in Basilicata si potrebbe creare la seconda Università dopo quella di Potenza, unitamente al Politecnico e al polo di Medicina.

Tutte opportunità che non avremo mai rimanendo in Puglia per varie ragioni, comprensibili o meno.

Il Tarantino che la Basilicata vivono un pauroso decremento demografico, tanto da minarne l’identità, che, di contro, sotto certi aspetti, verrebbe economicamente rigenerata con l’equa distribuzione delle infrastrutture, con conseguente beneficio per tutti”.

Le ragioni del referendum, dunque, si ricollegano a motivazioni di natura economica, nonché demografica e questa unione si inserirebbe nel solco tracciato dalla nascente “Zes” (zona economica speciale) che unisce, sotto la bandiera degli sgravi fiscali, Taranto e una larga fetta di Basilicata.

Voi cosa ne pensate, siete d’accordo se Taranto diventa un comune lucano?