Nelle carceri Polizia Penitenziaria lucana priva di mensa da due mesi: “siamo tornati indietro di cinquant’anni”. La denuncia

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Segretario Regionale della Basilicata del S.A.P.Pe. (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria), Saverio Brienza:

Da due mesi i tre Istituti penitenziari della Basilicata sono privi delle rispettive mense di servizio per tutti i dipendenti dell’Amministrazione lucana, ma chi ne fa le spese è principalmente il Corpo di Polizia Penitenziaria, che quotidianamente svolge il proprio compito istituzionale senza avere la minima possibilità di uscire per consumare un pasto dignitoso, poiché per motivi di sicurezza non è consentito abbandonare le strutture penitenziarie.

Il servizio che svolge la Polizia Penitenziaria si differenzia dalle altre Forze dell’Ordine anche per questa ragione, con turni che si sviluppano su otto ore di servizio giornaliero e anche oltre, pertanto da due mesi i Baschi Azzurri lucani si alimentano con panini e pizzette e, per i più fortunati, qualche pasto portato da casa, proprio come si faceva cinquant’anni fa, che non esistevano le mense di servizio ora previste dalle norme.

Il S.A.P.Pe., Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, il più rappresentativo organismo sindacale dei Baschi Azzurri, attraverso il Segretario Regionale della Basilicata Saverio Brienza, da due mesi chiede di poter essere ricevuto dal Provveditore Regionale della Puglia e Basilicata Dott. Giuseppe Martone, per un legittimo coinvolgimento e poter dire la propria in merito, visto che si tratta di una mortificazione professionale nei confronti di tutta la Polizia Penitenziaria lucana.

La querelle è tutta di natura amministrativa in quanto la Cooperativa che gestiva il servizio, già dal 21 dicembre 2022 ha comunicato l’intenzione di recedere il contratto a causa delle forti perdite registrate fino a quel momento, mentre un’altra Ditta si era resa disponibile a sostituire la Cooperativa rinunciataria, ma ad oggi, l’unica cosa vera e che siamo giunti al terzo mese da quel fatidico 21 dicembre 2022 senza che ancora nessuno stia in realtà assicurando il servizio che a quanto sembrerebbe, sono venuti meno gli accordi tra la Ditta subentrante e i propri dipendenti, che hanno interessato le rispettive Organizzazioni Sindacali non accettando le condizioni lavorative imposte dalla Ditta subentrante poiché quest’ultima intende ridurre gli orari di lavoro, riducendo di conseguenza gli stipendi.

In tutta questa storia che dal 10 gennaio scorso le mense nei tre Istituti penitenziari della Basilicata hanno terminato di funzionare, sembrerebbe ormai non uscirne più, nonostante due settimane fa il Segretario del S.A.P.Pe. Saverio Brienza ha anche interessato il Senatore Gianni Rosa per un suo preciso intervento in merito, ma fino ad ora, pur apprezzando l’interessamento del parlamentare lucano che si è speso a favore della causa, non ci sono stati risultati, se non una iniziale promessa che il servizi sarebbe stato riattivato dal 16 febbraio scorso, ma che tale promessa da parte del Provveditore Regionale, almeno fino ad oggi, non è stata mantenuta a tutte le donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria lucana, che attende un riguardo più autentico da parte dell’Amministrazione, che in tre mesi, secondo noi, avrebbe potuto fare molto di più”.