Milioni di italiani con le email bloccate: ecco cosa sta succedendo

Come riportato da tgcom continua il blackout di Liberomail, il sistema di posta elettronica di Libero e Virgilio.

Ma l’azienda Italianonline “prevede di ripristinare il sistema entro le prossime 24/48 ore”.

L’annuncio ufficiale è arrivato assieme ad un altro comunicato di scuse: “Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà”.

“In questa nuova comunicazione, vogliamo iniziare scusandoci ancora una volta con i nostri utenti per il disagio e il disservizio.

Leggiamo i vostri commenti e comprendiamo.

Ma vogliamo soprattutto, ora che siamo in grado di farlo, condividere con voi maggiori informazioni sull’accaduto, sul lavoro che stiamo facendo e dare un orizzonte temporale per la risoluzione del problema”, scrive l’azienda che da Domenica sera sta gestendo quello che potrebbe essere il blocco di un servizio mail più difficile dall’arrivo di internet in Italia.

La spiegazione tecnica: colpa di un servizio storage E dopo numerose illazioni uscite in rete, tra cui quella di un attacco hacker seccamente smentito da Italiaonline, arriva anche la motivazione tecnica dietro al blackout.

“Nelle scorse settimane abbiamo introdotto un’innovativa tecnologia di storage a supporto delle nostre caselle mail, fornita da un vendor esterno, un produttore di tecnologie di storage utilizzato da alcune delle più grandi società al mondo.

Purtroppo, un bug del sistema operativo ne ha compromesso il corretto funzionamento e, di conseguenza, quello delle caselle di posta presenti su di esso”, scrive l’azienda.

“Stiamo cercando di non intaccare i dati” La preoccupazione più grande dei clienti è ovviamente il recupero di tutto il proprio materiale.

E Italiaonline ribadisce quanto già detto nei giorni scorsi: “L’obiettivo primario di tutelare l’integrità dei dati”.

“Il vendor sta lavorando incessantemente per la risoluzione del problema, creando un fix per la soluzione della problematica, con il supporto di tutti i nostri team interni.

Trattandosi però di un bug a livello di sistema operativo, la soluzione sta richiedendo i tempi tecnici di sviluppo”.

“Prevediamo di ripristinare la Libero Mail e la Virgilio Mail entro le prossime 24/48 ore.

Siamo consapevoli che questo crea difficoltà ai nostri utenti, ma il nostro essere il provider di posta degli italiani, ci impone la massima serietà.

Come sempre, comunicheremo eventuali aggiornamenti”, conclude il comunicato.

Sottosegretario Butti: garantire integrità dati La presidenza del Consiglio interviene sul caso delle mail bloccate di Libero e Virgilio che coinvolgono 9 milioni di italiani.

“Una situazione che sta creando disagi e danni a tutti i professionisti che fanno ricorso a questi strumenti.

A tale scopo, attraverso gli uffici del Dipartimento per la trasformazione digitale, ho contattato l’amministratore delegato di Italiaonline – la società che gestisce i due provider – al fine di chiarire le origini del problema e individuare quanto prima una soluzione che possa garantire il rispetto dell’integrità dei dati degli utenti” fa sapere il Sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti.

Loizzo (Lega): “Propongo una class action” “È necessario proporre una class action”, afferma Simona Loizzo deputato della Lega e componente della Commissione Cultura della Camera.

“Trattandosi di account storici – aggiunge Loizzo – moltissimi sono gli utenti, anche con profili professionali.

Tutte persone che hanno ricevuto un danno notevole alle loro attività.

Per questo mi auguro che venga proposta una class action a tutela dei danni ricevuti e che si agisca tempestivamente.

Invito anche Agcom ad aprire un fascicolo per poter capire le reali responsabilità”.