Di seguito gli auguri del sindaco di Matera Nicoletti all’ex sindaco de Ruggieri per il suo novantesimo compleanno:
“Chi è in anticipo sul suo tempo, dal suo tempo sarà raggiunto”.
È una delle sue massime preferite.
Un uomo che immagina il futuro di Matera da quando era ragazzo, e che a questo futuro ha dato una spinta, perché diventasse presente.
Oggi Raffaele varca la soglia dei novant’anni portandoci tutti con sé nella Matera del futuro.
Non ci porta per mano, perché è difficile stargli accanto, ma con lo scatto da centometrista, si fa inseguire in progetti che immagina o di cui fiuta il potenziale, e per i quali come un segugio tenace segue la via.
È successo tante volte, tante tante volte in questi novant’anni.
L’ultima in ordine di tempo, la ZES cultura, ha sorpreso come sempre tutti noi.
L’ha tirata fuori da un cilindro una volta ricevuto l’appoggio e la fiducia del presidente, e prima che tutti noi potessimo renderci conto fino in fondo di cosa fosse l’ha portato a casa lasciandoci l’onore e l’onere di tradurlo in realtà, a fronte di tempi sfidanti e di difficoltà legate a ciò che lui forse chiamerebbe pastoie amministrative.
Lui può permetterselo, io no, ma se c’è una cosa che condivido è la tenacia, e con tenacia continueremo a percorrere la via tracciata dal segugio.
Di tanti progetti realizzati, uno però più di tutti ha segnato la sua vita.
Sarà per lo sguardo della basilissa, sarà per il sentimento di avventura e l’emozione della scoperta, sarà per la gioventù di quegli anni e per la presenza degli amici, su tutti per la presenza di Maria e di zia Tetè, ciò che ha segnato la sua vita più di ogni altra cosa è senz’altro l’aver ridato luce, dopo mille anni, alla cripta del peccato originale.
È per questo che salutiamo con gioia questa nuova pubblicazione, che segna come sempre un punto e a capo, e come ci ha insegnato Raffaele ci spinge a guardare avanti cogliendo stimoli e responsabilità nel condiviso amore senza fine che ci lega alla nostra straordinaria città di Matera.
Auguri per i tuoi primi novant’anni, caro Raffaele, da Antonio – dal Sindaco – dalla città”.






















