Basilicata: il cuore di Luigi non ce l’ha fatta. Ecco cosa è successo

Purtroppo il cuore di Luigi Sinisi non ce l’ha fatta.

È morto presso l’ospedale di Melfi il novantenne che i Carabinieri avevano tentato di salvare.

Tutto ebbe inizio il mattino di Domenica 7 Maggio 2023 a Venosa quando un equipaggio del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri è intervenuto in soccorso a quell’anziano, un vecchio agricoltore molto conosciuto e ben voluto dai suoi concittadini.

Come ogni mattina la sua badante era andata a sincerarsi delle sue condizioni fisiche ma la chiave non entrava nella serratura.

La donna ha ripetutamente suonato il campanello e battuto la porta d’ingresso ma quell’uomo non dava alcuna risposta.

Allora chiamava suo nipote ed il 112.

“Quando sono giunto i Carabinieri erano già in azione.

Stavano sfondando l’unica finestrella esistente al piano terra.

Il foro però era particolarmente stretto e pericoloso (vi erano i frammenti di vetro che rendevano il passaggio del militare particolarmente insidioso) ma il brigadiere non si perdeva d’animo e dopo essersi levato la giubba dell’uniforme, con l’aiuto dell’appuntato, riusciva ad entrare nell’appartamento.

Dopo pochi secondi apriva la porta al suo collega ed entrambi andavano a soccorrere lo zio che ormai privo di sensi giaceva incastrato sotto il suo letto.

Zio Gino respirava ancora.

L’uomo veniva liberato dalla rete che lo aveva tenuto bloccato l’intera notte. Interveniva un’ambulanza che lo trasportava in Ospedale.

ZIO ERA VIVO!”

Questo quanto aveva scritto Rocco Cancellara al generale Raffaele Covetti, Comandante della Legione Carabinieri Basilicata per lodare l’operato dei Carabinieri dopo che aveva abbracciato il vicebrigadiere Giuseppe Nigro e l’appuntato Raffaele Lauciello.

I funerali si sono svolti nel pomeriggio di ieri presso la Chiesa dell’Immacolata a Venosa.