Anche in Basilicata il peso della tassazione continua a rappresentare un vincolo pesante per la crescita delle piccole imprese.
L’Osservatorio Fisco CNA 2025 certifica infatti che le imprese tipo lucane hanno un Total Tax Rate medio del 52,4%, in linea con la media nazionale (52,3%), ma con significative differenze tra le due province.
A Matera la tassazione complessiva si attesta al 50,6%, nel 2023 si attestava al 51,1%, con le imprese che hanno potuto celebrare il “Tax Free Day” il 3 luglio: da questa data in poi il reddito prodotto è rimasto nelle loro disponibilità. In termini concreti, 185 giorni di lavoro sono stati necessari per pagare imposte, tasse e contributi, mentre i restanti 181 hanno garantito i consumi personali.
Matera si colloca al 20° posto nella classifica nazionale dei 114 capoluoghi analizzati.
A Potenza, invece, la pressione fiscale è più alta: 54,1%, nel 2023 era pari al 54,6%, che corrisponde a 198 giorni lavorativi destinati al fisco e solo 168 ai consumi personali.
Il “giorno della svolta” è arrivato il 16 luglio, ben due settimane dopo rispetto a Matera.
Potenza occupa il 90° posto nella graduatoria nazionale, segno di un contesto più gravoso per le piccole imprese locali.
Le differenze tra le due province derivano principalmente dal peso delle addizionali locali e dei tributi legati agli immobili (IMU, TARI), che incidono in misura diversa sui conti aziendali.
Sottolinea CNA Basilicata:
“Il nostro Osservatorio fotografa con chiarezza una pressione fiscale ancora troppo elevata per le piccole imprese lucane.
Se da un lato Matera mostra una condizione leggermente più favorevole ma che deve essere ancora migliorate, Potenza paga invece lo scotto di un prelievo più pesante.
La Basilicata, nel suo complesso, resta in una situazione intermedia rispetto al quadro nazionale, ma con margini di miglioramento importanti soprattutto sul versante delle addizionali locali e della semplificazione”.
CNA ribadisce che “le imprese meritano un fisco più leggero, semplice ed equo, che sappia valorizzare il lavoro e incentivare la crescita.
Ancora di più in una regione come la Basilicata, il cui territorio è per la quasi totalità ricadente nelle Aree Interne, ha bisogno di condizioni fiscali competitive, che tengano conto del gap rispetto alle imprese di altre aree del Paese e che sostengano la micro e la piccola impresa che rappresentano la spina dorsale del tessuto economico e sociale regionale”.