Un patto per la Valbasento: mettere in sicurezza produzioni e occupazione! I dettagli

“La Valbasento, oggi come cinquant’anni fa, rappresenta il crocevia industriale della Basilicata: o riparte a pieno regime o per la nostra regione non ci sarà futuro.

Per questo considero condivisibile la posizione dall’assessore del Comune di Ferrandina, Angelo Zizzamia, sulla necessità di definire un patto per la Valbasento”.

È quanto sostiene il segretario generale della Femca Cisl Basilicata, Francesco Carella:

“La crisi economica generata dalla pandemia, se da un lato a messo a dura prova il già debole sistema produttivo della regione, è altrettanto vero che in alcuni comparti, e tra questi la chimica, le imprese hanno evidenziato una notevole capacità di adattamento.

Ora si tratta di mettere in sicurezza produzioni e occupazione e di gettate le basi di una vera politica industriale per il futuro della Valbasento e della Basilicata intera.

Con il concorso delle istituzioni dobbiamo rompere la cappa di silenzio che avvolge la Valbasento.

Ci vuole chiarezza sul completamento delle bonifiche e sugli investimenti legati alla Zes.

Bisogna rendere il territorio efficiente ed efficace puntando sulla logistica e ascoltando i problemi concreti delle aziende che operano ancora in Valbasento, su tutte Coopbox, Brianza Plastica e Greenswitch.

Allo stesso tempo occorre creare le condizioni localizzative per attrarre nuovi imprenditori rendendo il territorio più appetibile e accogliente per le imprese che vogliono investire nel nostro territorio, puntando alla riconversione green dell’intera filiera chimicaucana, chiedendo un impegno straordinario alle grandi compagnie, come Eni e Total.

In tal senso, il Recovery Fund è una straordinaria opportunità per restituire un futuro a tanti disoccupati e per fare della Valbasento un laboratorio di politica industriale che premi l’innovazione, la sostenibilità e il talento delle persone”.