BASILICATA VIRTUOSA: “MATERA CE L’HA FATTA E CON ESSA TUTTA LA REGIONE”

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, durante il Consiglio regionale riguardante la relazione annuale sull’andamento dei progetti finanziati dall’Unione Europea, ha evidenziato diversi punti in cui la Basilicata spicca e che fanno di essa una regione all’avanguardia in quanto a crescita e sviluppo.

Nella nota, il Governatore lucano afferma che:

“La Basilicata è virtuosa nella spesa tra le regioni del Mezzogiorno e non è ferma ma in movimento.

A dirlo sono i dati: l’occupazione è quasi ai livelli pre-crisi del 2008 e adesso con il Ciclo di programmazione 2014-2020, è necessario assecondare questa fase di crescita con politiche tese ad irrobustire lo sviluppo.

La costruzione di un sistema Basilicata vincente, non si misura solo sul dato numerico del Pil, alle volte condizionato anche da fattori esterni (ad esempio il petrolio o l’automotive), ma si basa su investimenti che prevedono il potenziamento delle competenze dei nostri giovani, la competitività delle nostre piccole e medie imprese, l’attrattività dei nostri territori.

Tutte le misure messe in campo, con l’utilizzo delle risorse europee, stanno procedendo in modo graduale verso il raggiungimento di questi obiettivi e sono certo che i risultati non mancheranno.

L’obiettivo è far sì che con questo periodo di programmazione, il ‘modello Basilicata’ possa essere un esempio di sviluppo sostenibile e duraturo, reso possibile da un utilizzo corretto ed efficiente dei fondi europei, esattamente come sta avvenendo.

Matera è diventato un caso di successo, preso a modello nel mondo, poiché in grado di trasformarsi da luogo miserrimo a Capitale europea della cultura grazie ad una capacità di resilienza senza pari, quasi una favola dei nostri tempi che tiene insieme passato e modernità.

Matera ce l’ha fatta e con essa la Basilicata”.

Quali i risultati di questi stanziamenti?

Pittella ricorda:

“L’importanza dell’attuazione del Patto per la Basilicata, che ha consentito di definire una strategia concreta con il governo centrale intorno a precise aree di azione (infrastrutture, ambiente, sviluppo economico e produttivo, turismo e cultura, welfare e legalità) e continua a essere un percorso condiviso e monitorato con l’autorità nazionale”.

Per non parlare del “Piano regionale dei trasporti” e la previsione di un miglioramento della rete ferroviaria regionale, della viabilità secondaria e terziaria e delle aree interne.

Altri argomenti di discussione chiamati in causa dal Presidente:

  • reti informatiche e banda larga;
  • politiche industriali per l’artigianato;
  • servizi;
  • agricoltura e lo sviluppo rurale;
  • sostegno all’impresa;
  • cultura e il turismo;
  • istruzione e diritto allo studio;
  • politiche di lavoro, sviluppo e competitività;
  • ambiente, gestione dei rifiuto urbani, servizio idrico integrato e fonti energetiche.

A chiudere, il tema della “società inclusiva e coesa”, passando per la sanità e le politiche sociali.