Da Gennaio 2026 chi ha un’auto a benzina pagherà di meno? L’ipotesi

La norma che a partire dal 1° gennaio del 2026 parifica le accise sui carburanti, contenuta nel testo bollinato della manovra, sta facendo arrabbiare non poco chi possiede un’auto diesel.

Il motivo è presto detto: dall’anno prossimo, come fa sapere today, l’accisa sul gasolio salirà di 4,05 centesimi, trainando al rialzo il prezzo alla pompa. 

Ma per un’automobilista che pagherà di più ce ne sarà anche uno che risparmierà.

Nella fattispecie chi possiede un’auto a benzina si vedrà ridurre l’accisa dello stesso importo.

Oggi su un litro di verde paghiamo 71,34 centesimi di tasse, mentre sul gasolio 63,24. Il diesel gode dunque ancora di vantaggi fiscali che sono sempre meno giustificabili visto e considerato il suo impatto ambientale. 

Da gennaio per entrambi i carburanti l’accisa sarà di 67,29 centesimi. Facendo due conti, ciò vuol dire che chi va a benzina risparmierà circa 40 centesimi ogni 10 litri.

Un rifornimento di 20 litri di verde dunque verrà a costare circa 80 centesimi in meno, mentre mettendo 30 litri il risparmio salirà a 1,2 euro. Ipotizzando un’auto con un serbatoio di 50 litri, un pieno costerà circa 2 euro in meno.

Secondo i dati Unrae (unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri) i veicoli a benzina sono circa 17 milioni, un numero leggermente superiore delle auto a gasolio che però probabilmente percorrono più chilometri.

Per il Codacons il bicchiere resta mezzo vuoto.

L’associazione dei consumatori fa notare che lo scorso maggio “l’accisa è aumentata di 1,5 centesimi di euro il prezzo del gasolio alla pompa è immediatamente salito, mentre per la verde, pur in presenza di una riduzione dell’accisa da 1,5 centesimi, i ribassi sono stati minimi”.

Secondo le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del Mimit, in modalità self la benzina costa in media 1,692 euro/litro, mentre il diesel 1,621 euro/litro.

Dal 1° gennaio, ipotizzando le stesse condizioni di mercato, il prezzo del gasolio potrebbe sorpassare quello della verde.

Ma il cammino della manovra è ancora lungo. E non si possono escludere modifiche alla norma in oggetto.