Basilicata: finanziamenti a fondo perduto per giovani lucani. Ecco come partecipare al Bando

Dopo la presentazione del Bando Si Può Fare Basilicata, questa mattina nella Sala Don Colucci della Parrocchia dei Ss. Anna e Gioacchino a Potenza, gli organizzatori ora attendono una pioggia di proposte da parte dei giovani lucani.

Per la precisione, da parte dei giovani dai 16 ai 30 anni (singolarmente o in gruppi) che – entro il 10 aprile prossimo – possono inviare un progetto che possa essere utile alla comunità di cui fanno parte.

I progetti selezionati otterranno un finanziamento a fondo perduto fino a 3.000 euro con cui realizzare la propria idea.

A presentare il progetto c’erano don Franco Corbo, presidente del Gruppo di Volontariato “Solidarietà” che è responsabile del bando; Emilio Giugliano, dirigente del Gvs e coordinatore dell’iniziativa; Francesco Palmieri di Cantiere Giovani, la realtà che due anni fa ha ideato Si Può Fare gestendone le attività a livello nazionale.

Giugliano ha ricordato come nella scorsa edizione i ragazzi della Basilicata abbiano partecipato «in maniera gioiosa» al bando: 36 progetti, fra i quali erano state selezionate le 5 idee poi finanziate: creazione di una rete di scambio vestiti con annessi laboratori di riparazione e ri-design in tre comuni del Metapontino (sei i giovani coinvolti);

la valorizzazione del Parco Comunale Sant’Antonio la Macchia a Potenza (un giovane); la promozione della lettura, attraverso lo scambio gratuito di libri in alcune “casette” realizzate per l’occasione, a Tursi, Matera (dodici giovani); la riscoperta e valorizzazione dei “carruozzi”, i carretti della tradizione assemblati dai ragazzi, ad Avigliano, Potenza (otto giovani); infine la rigenerazione di terre abbandonate a Matera mediante l’agricoltura naturale e sostenibile (sei giovani).

Ha aggiunto:

«Il nostro compito è accompagnare i giovani e non sostituirci a loro. Dobbiamo solo assicurarci che i loro progetti siano sostenibili e realizzabili.

La speranza è che le loro idee non si esauriscano con il bando ma che i ragazzi continuino a coltivare i propri sogni».

Palmieri ha spiegato in maniera dettagliata, illustrandolo tramite proiettore, come si partecipa al bando, ma non prima di aver sottolineato come «il bando crei felicità in chi è selezionato, ma delusione per chi non è stato scelto», auspicando quindi che anche chi non sia stato finanziato possa ottenere un’assistenza.

Si può partecipare alla selezione del Bando Si Può Fare Basilicata compilando il form sul sito internet dedicato www.sipuofare.net/giovani/.

L’invito, da parte di Palmieri tutti gli organizzatori, è a fare presto: le domande saranno accettate entro la mezzanotte del 10 aprile prossimo.

Si possono ottenere tutte le informazioni del caso all’indirizzo web https://www.sipuofare.net/2023/03/03/si-puo-fare-basilicata/?fbclid=IwAR3tExHKV-OFT3C0dI5yAdAvFeuP9GEAXfRc6iSRS6MqOCtnT9gIFicqWmQ

A tirare le fila della mattinata, don Franco, che ha lanciato un suggerimento (accolto dalla platea come una vera illuminazione): lanciare un Bando Si Può Fare Internazionale, che possa avere un impatto sulla complessa e spinosa situazione geopolitica del pianeta.

Ricordiamo gli importanti obiettivi del Bando Si Può Fare Basilicata:

  • contrastare la povertà;
  • consentire che più persone possibili possano avere una migliore educazione; tendere all’uguaglianza di genere;
  • aspirare ad avere città più vivibili ed ecologiche;
  • incoraggiare la solidarietà e gli scambi culturali nel mondo.