Premio giornalistico nel nome di Alessandra: orgoglio per una giovane lucana che ha lasciato un segno profondo e luminoso. La cerimonia

“Il Premio giornalistico dedicato ad Alessandra Bisceglia ha per noi lucani un valore particolare perché ricorda una giovane donna della nostra terra che, con il suo talento e il suo coraggio, ha lasciato un segno indelebile.

Emozione per la sua storia, commozione per i suoi genitori che con il loro impegno non hanno voluto solo fare memoria, ma formare una nuova generazione ispirata ai valori di Alessandra.

E orgoglio, perché una ragazza lucana ha lasciato un segno così bello e significativo, seppur in una vita breve”.

È quanto dichiarato dal Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, in occasione della cerimonia di premiazione del Premio Giornalistico “Alessandra Bisceglia per la comunicazione sociale”, promosso dalla Fondazione Viva Ale insieme all’Università LUMSA e all’Ordine dei Giornalisti.

Ha sottolineato Chiorazzo nel suo intervento:

“Raccontare la diversità è oggi più che mai un dovere civile.

In un tempo segnato da stereotipi e semplificazioni, saper comunicare la disabilità e le fragilità con rispetto e competenza significa costruire una società più giusta e inclusiva.

Ma il titolo ci richiama anche a una responsabilità collettiva, lavorare tutti insieme per costruire un mondo migliore, senza lasciare indietro nessuno”.

Chiorazzo ha ringraziato la Presidente della Fondazione per l’invito e ha ricordato come l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale abbia sostenuto convintamente l’iniziativa, “perché parlare di inclusione e rispetto della diversità significa valorizzare i principi fondamentali della nostra comunità regionale”.

“Non bastano sensibilità e parole, occorrono azioni. Lo abbiamo ascoltato anche dalla testimonianza del nostro corregionale Stefano Mele, referente della Consulta delle Malattie Neuromuscolari del Sud, che ci ha ricordato quanto sia urgente rafforzare i servizi di assistenza domiciliare, applicare in maniera effettiva i PDTA, introdurre screening neonatali e realizzare unità multidisciplinari. Queste non sono concessioni ma sono diritti che dobbiamo garantire”.

Un pensiero particolare è stato rivolto “ai giornalisti premiati e a quanti hanno ricevuto riconoscimenti speciali”, ai quali Chiorazzo ha espresso “un sincero augurio perché possiate continuare a raccontare la realtà con coraggio e responsabilità, dando voce a chi troppo spesso non viene ascoltato.

L’eredità di Alessandra – ha concluso Chiorazzo – continua a parlare a tutti noi e ci sprona a fare della Basilicata, e non solo, una terra davvero inclusiva”.