Un passo fondamentale verso un Internet più sicuro per i minori: la Commissione europea ha pubblicato le sue linee guida complete sulla protezione dei minori nell’ambito del Digital Services Act (Dsa) e ha lanciato la prima versione di un progetto europeo per la verifica dell’età.
Queste iniziative dice andkronos mirano a trasformare l’esperienza online per bambini e ragazzi, rendendola più sicura e rispettosa della privacy.
Le nuove linee guida, adottate il 14 luglio, rappresentano una pietra miliare negli sforzi della Commissione per rafforzare la sicurezza online dei minori ai sensi del Dsa.
Esse definiscono un elenco di misure proporzionate e appropriate per proteggere i bambini da rischi online quali adescamento, contenuti dannosi, comportamenti problematici e dipendenze, nonché cyberbullismo e pratiche commerciali dannose.
Queste raccomandazioni si applicano a tutte le piattaforme online accessibili ai minori, con l’eccezione delle micro e piccole imprese. Tra le raccomandazioni chiave spiccano:
- Impostazione predefinita degli account dei minori come privati, per nascondere informazioni personali, dati e contenuti dagli utenti sconosciuti, riducendo il rischio di contatti indesiderati da parte di estranei.
- Modifica dei sistemi di raccomandazione delle piattaforme per ridurre il rischio che i bambini incontrino contenuti dannosi o rimangano intrappolati in “tane di coniglio” di contenuti specifici. Si consiglia di dare priorità ai segnali espliciti dei bambini rispetto ai segnali comportamentali e di dare ai bambini maggiore controllo sui propri feed.
- Capacità per i bambini di bloccare e silenziare qualsiasi utente e la garanzia che non possano essere aggiunti a gruppi senza il loro consenso esplicito, contribuendo a prevenire il cyberbullismo.
Divieto per gli account di scaricare o acquisire schermate di contenuti pubblicati dai minori, per prevenire la distribuzione indesiderata di contenuti sessualizzati o intimi e l’estorsione sessuale.
Disabilitazione predefinita di funzionalità che contribuiscono all’uso eccessivo, come “streak” di comunicazione, contenuti effimeri, “ricevute di lettura”, autoplay o notifiche push. Verranno anche rimosse le funzionalità di design persuasivo volte prevalentemente all’engagement e saranno introdotte salvaguardie per i chatbot d’intelligenza artificiale integrati nelle piattaforme online.
Protezione contro lo sfruttamento della scarsa alfabetizzazione commerciale dei minori, assicurando che non siano esposti a pratiche commerciali manipolative che possono portare a spese indesiderate o comportamenti dipendenti, incluse alcune valute virtuali o “loot-box”.
Introduzione di misure per migliorare gli strumenti di moderazione e segnalazione, richiedendo feedback tempestivi e requisiti minimi per gli strumenti di controllo parentale.
Le linee guida adottano un approccio basato sul rischio, riconoscendo che le piattaforme online possono presentare diversi tipi di pericoli per i minori, a seconda della loro natura, dimensione, scopo e base di utenti. Sono inoltre basate su un approccio di sicurezza e privacy by design e sui diritti dei minori, garantendo che le misure adottate non limitino in modo sproporzionato i loro diritti. Sebbene seguirle sia volontario, la Commissione le utilizzerà per valutare la conformità all’Articolo 28, paragrafo 1, del Dsa.
In parallelo, la Commissione ha rilasciato la prima versione di un blueprint (progetto) europeo per la verifica dell’età, ponendo le basi per un metodo di verifica dell’età di facile utilizzo e rispettoso della privacy in tutti gli Stati membri. Questo progetto avvia una fase pilota che vedrà la soluzione software testata e personalizzata in collaborazione con Stati membri (Danimarca, Francia, Grecia, Italia e Spagna saranno i primi ad adottarla), piattaforme online e utenti finali.
Il blueprint per la verifica dell’età offre un metodo che consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni quando accedono a contenuti per adulti con restrizioni, come la pornografia online o il gioco d’azzardo, senza rivelare altre informazioni personali. È basato su tecnologia open-source ed è progettato per essere robusto, facile da usare, rispettoso della privacy e pienamente interoperabile con le future European Digital Identity Wallets (Eudiw). Potrà essere esteso ad altri limiti di età o casi d’uso, come l’acquisto di alcol.