Carcere di Matera: “trattamento ingiusto nei confronti di servitori dello Stato”. Ecco cosa sta succedendo

Il Segretario Regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (S.A.P.Pe.) della Basilicata Saverio BRIENZA non condivide la linea adottata dall’Amministrazione Penitenziaria, che non consente alla Polizia Penitenziaria di Matera di poter consumare i pasti durante lo svolgimento del servizio fin dal 10 gennaio scorso.

Precisa in un comunicato il SAPPe:

“La Mensa di servizio è inattiva da oltre tre mesi e pare che non si vedano ancora imminenti risoluzioni, mentre la Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Via Cererie, nonostante il pressante carico di lavoro a cui è sottoposta a causa di una gravissima carenza di personale E CHE LA STESSA Amministrazione non riesce a risolvere nonostante gli accorati appelli di questa Organizzazione Sindacale, non viene loro neanche garantito un normale servizio di ristorazione per consumare un pasto caldo come in ogni normale luogo di lavoro e non viene loro garantito neanche un servizio Bar o di Catering sostitutivo al servizio di ristorazione interna.

Per il S.A.P.Pe. questo trattamento nei confronti di servitori dello Stato non è assolutamente giusto e, pertanto, il Segretario regionale Saverio Brienza ha chiesto urgenti notizie alla Direttrice del Carcere Dottoressa Rosa Musicco e al Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria di Puglia e Basilicata Dott. Giuseppe Martone sulle intenzioni che l’Amministrazione ha rispetto a questo problema che pare non volersi più risolvere.

Dopo un incessante impegno del Sindacato rispetto alla problematica che aveva coinvolto tutte le strutture penitenziaria della Basilicata già nel mese di gennaio, poi risolte per gli Istituti di Potenza e Melfi anche grazie ad un preciso impegno del Senatore della Repubblica Gianni Rosa (FdI) , ora il S.A.P.Pe. non si fermerà fino a quando anche i Baschi Azzurri di Matera avranno la loro Mensa di Servizio, diritto normativamente sancito e che tale non può essere “scippato” per inaccettabili cavilli burocratici a cui oggi l’Amministrazione Penitenziaria è chiamata a risolvere nel più breve tempo possibile, visto che gli appartenenti alla Polizia Penitenziaria di Matera svolgono servizi a turni che raggiungono anche le 12 continuative, senza poter uscire dalla struttura per consumare un regolare pasto presso strutture commerciali esterne”.