Basilicata, busta paga: via libera agli aumenti di oltre 200 euro per questi lavoratori. I dettagli

Contratto dei Metalmeccanici: aumento mensile di 205,32 euro, pari al 9,64%, superiore al dato inflattivo Ipca.

Conquistati miglioramenti su welfare, orario di lavoro, ambiente di lavoro, tutele per i lavori precari e diritti relativi alla malattia.

Dopo quattro giorni di intenso negoziato, nel tardo pomeriggio del 22 novembre si è giunti alla firma per il rinnovo del CCNL 2025-28, che porterà benefici in busta paga a oltre un milione e mezzo di metalmeccanici.

L’aumento mensile al livello medio (C3 – ex 5° livello) è di 205,32 euro, di cui una prima rata di 27,70 euro è già stata erogata il 1° giugno 2025.

Seguiranno le ulteriori rate: 53,17 € dal 1° giugno 2026; 59,58 € dal 1° giugno 2027; 64,87 € dal 1° giugno 2028.

Per il segretario della Fim Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, questa intesa rappresenta:

“un segnale di fiducia per oltre 1 milione e 500 mila lavoratrici e lavoratori, di cui migliaia in Basilicata, addetti all’industria metalmeccanica privata (Federmeccanica) e all’installazione di impianti (Assistal).

Il CCNL è stipulato tra le organizzazioni sindacali di categoria (Fim, Fiom, Uilm) e quelle datoriali (Federmeccanica e Assistal).

In un momento di forte incertezza per il mondo industriale lucano — a partire dal sito automobilistico di Melfi, dove aziende e lavoratori dell’indotto Stellantis vivono una fase complessa sul piano produttivo e occupazionale — questo risultato dimostra che un sindacato forte, partecipato e radicato tra le lavoratrici e i lavoratori è in grado di ottenere conquiste concrete e raggiungibili.

Su questo principio devono muoversi Stellantis, le aziende e le istituzioni, lavorando insieme per garantire sicurezza al lavoro e ai lavoratori: assicurando nuove commesse alle imprese che continueranno a fornire la casa madre e accompagnando, con percorsi di riconversione, le aziende che non hanno acquisito ordini.

L’incontro del 26 novembre al Mimit potrà essere un passaggio decisivo per avviare processi di riconversione e ricollocazione dei lavoratori delle aziende PMC e Brose.

Il Consiglio generale nazionale della Fim Cisl si riunirà il 26 novembre a Roma, con la partecipazione dei rappresentanti provenienti da tutte le regioni d’Italia, per un confronto sul rinnovo del CCNL.

Successivamente, Fim, Fiom e Uilm avvieranno il percorso delle assemblee unitarie nei luoghi di lavoro, dove sarà illustrata l’ipotesi di accordo che verrà poi sottoposta al voto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”.