“La discussione pubblica promossa dai gruppi di minoranza, raccogliendo l’istanza posta in essere da 69 associazioni cittadine, del Consiglio comunale di Matera sul tema di Matera Capitale della Cultura e del Dialogo nel Mediterraneo ha rappresentato un passaggio importante e tutt’altro che scontato.
È stata un’occasione reale di connessione tra la città e il Consiglio comunale, di ascolto e di confronto aperto, che ha restituito dignità politica e istituzionale a un tema strategico per il futuro di Matera, registrando una partecipazione significativa e una pluralità di spunti e contributi provenienti da associazioni, realtà civiche e cittadini che hanno chiesto di poterne discutere pubblicamente”.
Lo dichiara il consigliere Roberto Cifarelli, commentando l’esito del lavoro svolto dal Consiglio comunale, che ha portato all’approvazione di un atto finale “frutto di un percorso lungo, serio e condiviso tra i gruppi consiliari, capace di superare appartenenze e semplificazioni”.
Prosegue Cifarelli:
“Il Consiglio comunale ha saputo raccogliere molte delle istanze emerse dal confronto pubblico.
È un fatto positivo e tutt’altro che scontato, perché dimostra che il Comune di Matera, quando sceglie di farlo, è capace di dialogare al proprio interno e con la città, riconoscendo valore alla partecipazione e trasformandola in indirizzo politico.
Questo voto non è stato un atto meramente formale.
Abbiamo approvato un documento che, come gruppi di minoranza, avremmo voluto più coraggioso e maggiormente orientato a una visione di lungo periodo per la città.
Tuttavia, sul piano istituzionale, esso rappresenta il punto di arrivo di un lavoro collettivo e responsabile che ha rimesso il Consiglio comunale al centro di una scelta strategica, sottraendola al rischio di diventare una semplice pratica burocratica o un adempimento di ordinaria amministrazione.
Resta però anche un rammarico politico perché alcune questioni poste con forza dalle associazioni non hanno trovato pieno accoglimento nel testo finale.
In particolare, la richiesta di marcare con maggiore nettezza la distanza della città di Matera da quei governi che esercitano un ruolo di guerra.
Matera, per la sua storia e per il significato che assume nel Mediterraneo, avrebbe potuto e dovuto esprimere una posizione ancora più chiara e riconoscibile sul piano dei valori della pace.
Sul piano politico resta il nostro impegno a rafforzare e qualificare quella visione: Matera come spazio di dialogo mediterraneo, come città capace di costruire futuro attraverso la cultura, la cooperazione e le relazioni.
Un progetto che deve vivere nel confronto pubblico e nella partecipazione attiva, e non esaurirsi in un atto formale privo di ricadute concrete.
Come forze di opposizione stiamo facendo fino in fondo la nostra parte, costruendo un lavoro serio e coerente che non si esaurisce nel perimetro locale ma dialoga costantemente con il livello nazionale.
Un impegno che trova riscontro anche nell’azione dei nostri parlamentari: in questi giorni è infatti in discussione in Commissione Bilancio del Senato un emendamento che riguarda direttamente Matera.
L’emendamento, presentato dal senatore Daniele Manca – vicepresidente della Commissione Bilancio e commissario regionale del Partito Democratico – insieme all’onorevole Enzo Amendola, rappresenta un passaggio concreto per dare forza e sostanza al percorso avviato.
È la dimostrazione che al lavoro svolto nei Consigli e nei territori può e deve corrispondere un’iniziativa parlamentare capace di incidere.
Ora è necessario mettersi subito al lavoro, senza perdere tempo, tenendo conto di ciò che sta accadendo nella discussione della legge di bilancio, dove si possono e si devono creare le condizioni per un risultato ulteriore e concreto per la nostra città.
Matera ha bisogno di scelte coerenti, non di annunci, e di una capacità di raccordo tra livelli istituzionali che troppo spesso è mancata.
Come sempre siamo impegnati a portare valore aggiunto quando si tratta di fare cose chiare e utili per Matera.
Il nostro non è e non sarà mai un atteggiamento qualunquistico o il generico ‘bene per la città’, formula spesso utilizzata per mascherare trasformismi politici.
La politica serve se assume responsabilità, costruisce atti e produce risultati.
Matera merita serietà, visione e coerenza“.





















