Matera, ok al bilancio di previsione pluriennale 2026-2028: “Discontinuità netta col passato”. Cosa c’è da sapere

Il Consiglio comunale di Matera ha approvato, con 18 voti favorevoli, 4 contrari e 7 astenuti, il bilancio di previsione pluriennale 2026-2028 e traduce in concretezza la volontà di prendersi cura della città e dei suoi cittadini.

Un bilancio che segna una discontinuità netta col passato, che mette al centro le persone, a partire da quelle più fragili.

Ha dichiarato nel suo intervento il Sindaco Antonio Nicoletti:

“Il bilancio di previsione appena approvato è un atto che esprime l’attenzione di questa amministrazione nei confronti della città di Matera e della sua comunità.

Con l’azione amministrativa restituiamo alla città ciò che la città offre ogni giorno: una dimensione di qualità urbana, di coesione sociale e di responsabilità collettiva tipica delle grandi città occidentali.

Matera è una città viva, che va guidata, ascoltata e governata con visione.

Uno degli elementi distintivi più rilevanti rispetto al passato è l’attenzione rafforzata alle politiche sociali e alla persona.

Matera è una città solidale, e questo bilancio lo dimostra chiaramente con un incremento rispetto al passato delle risorse dedicate al settore sociale e alle categorie più fragili di due milioni e 200 mila euro.

Parliamo di attenzione concreta alle persone, ai bisogni quotidiani, alle fragilità che troppo spesso restano invisibili.

In questo quadro, si colloca l’idea di comunità come punto chiave dell’azione amministrativa: il bilancio di comunità, l’attenzione ai quartieri e ai borghi spesso rimasti ai margini, la scelta di una giunta itinerante che entra fisicamente nei luoghi della città per esserci, ascoltare, confrontarsi e dare risposte concrete ai problemi e alle aspettative della gente.

Abbiamo lavorato per migliorare la comunicazione tra l’amministrazione e i cittadini, aprendo spazi di dialogo e ascolto strutturati.

Un esempio concreto è il percorso partecipativo che ha portato alla restituzione, da parte dei cittadini e studenti ritornati, di dieci obiettivi strategici per la città.

Tra le esigenze emerse con forza c’è proprio il miglioramento della comunicazione, e questo bilancio ne tiene conto.

Allo stesso tempo affrontiamo nodi che da troppo tempo rallentano lo sviluppo della città: situazioni burocratiche inspiegabilmente ferme da decenni, che intendiamo finalmente sbloccare con determinazione e responsabilità.

Grande attenzione è rivolta alla cura dello spazio pubblico, al verde urbano, al miglioramento della gestione complessiva della città.

E, fondamentale, lo sguardo verso il futuro, che passa attraverso la promozione e la pianificazione.

In questa direzione si inseriscono anche il piano strategico, gli strumenti urbanistici e di governo, che troveranno nuovo impulso nei vari settori: dai Sassi al Peba, dal Piano Strutturale al Piano Strategico del Turismo.

Dovremo dare concretezza a una visione di lungo periodo che sia capace di produrre sviluppo.

Un ruolo importante dovrà essere affidato alla Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE), che consegna servizi e attività innovative per la città, anche attraverso strumenti avanzati come il gemello digitale, fondamentali per una programmazione moderna ed efficace.

Questo bilancio tiene insieme la cura delle fragilità e le ambizioni di una città che si prepara ad essere Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo nel 2026.

Voglio poi sottolineare l’attenzione rivolta al personale comunale, con un incremento di oltre 200 mila euro per i sistemi premianti e il miglioramento organizzativo.

Abbiamo previsto risorse per migliorare le condizioni e le prospettive dei dipendenti, per garantire migliori condizioni di lavoro e contenere il fenomeno di fuoriuscita di neoassunti che, dopo poco tempo, scelgono altre opportunità lavorative.

Valorizzare chi lavora nella struttura comunale significa rafforzare l’ente e la sua capacità di servire la città.

La direzione è quella di una città solidale, partecipata, capace di guardare al futuro con ambizione e concretezza.

Un grazie a tutte le forze politiche presenti in aula, che hanno dimostrato come, in presenza di questioni concrete, in questa sala si possa instaurare un clima di dialogo e apertura.

La stessa responsabilità e maturità vorrei ritrovare nei confronti degli altri temi che attengono al funzionamento istituzionale del Consiglio”.