Prosegue il percorso di ammodernamento del sistema sanitario lucano con l’approvazione del Documento di Indirizzo alla Progettazione (DIP) relativo al progetto di rinnovo del parco tecnologico dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, finanziato nell’ambito del programma nazionale di interventi di edilizia sanitaria e di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico.
L’intervento, per un investimento complessivo di circa 1,5 milioni di euro, finanziato con risorse previste dalla Legge di Bilancio 2020, è finalizzato al rinnovo e all’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche dell’Asm.
L’azione si colloca in coerenza con il percorso di riorganizzazione della rete ospedaliera del territorio materano e con gli obiettivi di miglioramento dell’appropriatezza clinica, dell’efficienza gestionale e della qualità dei servizi sanitari.
Il progetto si inserisce in una programmazione che coinvolge le sedi aziendali di Matera, Policoro e Tricarico. Gli interventi tecnologici previsti in questa fase sono localizzati presso i presidi ospedalieri di Matera e Policoro, dove è programmata l’implementazione delle nuove apparecchiature sanitarie.
Nel dettaglio, sono previsti quattro interventi principali: integrazione di un angiografo digitale nella sala operatoria di elettrofisiologia del Presidio Ospedaliero di Matera;
acquisizione di una colonna endoscopica con ecoendoscopio per l’Unità Operativa di Gastroenterologia del Presidio Ospedaliero di Matera;
fornitura di portatili per radioscopia (archi a C) destinati alle sale operatorie dei presidi di Matera e Policoro;
installazione di colonne chirurgiche endoscopiche dotate di tecnologia ICG (verde indocianina) nelle sale operatorie dei presidi di Matera e Policoro.
“Con l’approvazione di questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Politiche per la Persona e Pnrr, Cosimo Latronico – rafforziamo un percorso di investimento mirato sull’innovazione tecnologica e sull’efficientamento del sistema sanitario regionale.
Il rinnovo delle apparecchiature consente di elevare gli standard qualitativi delle prestazioni e di sostenere concretamente il lavoro dei professionisti sanitari. Si tratta – ha concluso Latronico – di un intervento coerente con la programmazione regionale e nazionale, finalizzato a rendere la rete ospedaliera più moderna e integrata, garantendo al contempo un utilizzo appropriato e responsabile delle risorse pubbliche”.





















