Basilicata, estrazioni petrolifere: “Nessun voltafaccia”! La replica dei pentastellati

In un video diffuso sui social, l’onorevole Mirella Liuzzi, insieme al Sottosegretario con delega all’energia Davide Crippa, chiarisce la vicenda pertinente al presunto voltafaccia del M5S sull’autorizzazione all’impianto petrolifero di “Masseria La Rocca”.

Questa la dichiarazione del post introduttivo al video:

“Il 12 dicembre il Consiglio dei Ministri, come sapete, ha respinto la richiesta di proroga al permesso di ricerca petrolifera ‘Masseria La Rocca’ in Basilicata, stabilendo così di fatto un punto politico importante: il Governo è assolutamente contrario a quella trivellazione.

Era in corso però già un iter amministrativo molto lungo e complicato (legato alla forma, non al merito del progetto) da parte della Regione Basilicata che, negando l’intesa alla realizzazione, si era opposta di fronte al Tar e al Consiglio di Stato. Tutti i ricorsi sono stati persi.

Nonostante il Consiglio dei Ministri abbia espresso una posizione politica, il conflitto di attribuzione è ancora pendente ed era un atto assolutamente dovuto da parte della Presidenza del Consiglio quella di costituirsi in giudizio. Questo “conflitto” decadrà non appena il prossimo Consiglio dei Ministri delibererà e rigetterà definitivamente l’istanza di permesso di ricerca petrolifera.

Pertanto la polemica scaturita, non è altro che una strumentalizzazione di un percorso amministrativo che trae origine molti anni fa e che ora grazie alla politica del M5S, non può che essere superato”.

Nello specifico, la Liuzzi nel video spiega:

“L’oggetto del contendere è un permesso di ricerca petrolifera in Regione Basilicata denominato ‘Masseria La Rocca’.

Nel 2016 la Regione Basilicata aveva negato il rilascio dell’intesa tra Stato e Regione per questo permesso di ricerca e si era costituita di fronte al Tar Basilicata che, però, aveva dato torto alla Regione Basilicata.

La Regione a quel punto è ricorsa in Consiglio di Stato contro questo mancato esercizio dei poteri sostitutivi da parte del Governo e ha perso anche in Consiglio di Stato.

A questo punto la palla è passata alla Presidenza del Consiglio”.

Il Sottosegretario Davide Crippa va più nel dettaglio aggiungendo:

“Il Consiglio di Stato di fatto ha intimato al MISE di portare il superamento della mancata intesa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il 12 Dicembre il Consiglio dei Ministri ha iniziato l’Istruttoria e nella fase di discussione è già emerso come questo Governo non intenda superare la mancata intesa della Regione Basilicata.

Oggi siamo davanti al fatto che ci devono essere i tempi tecnici per scrivere la delibera della presidenza del Consiglio dei Ministri che, quindi, sarà oggetto del primo Consiglio dei Ministri utile, nella quale verrà definitivamente rigettato il superamento della mancata intesa.

Grazie a quella delibera sarà possibile, per il Ministero dello Sviluppo Economico, procedere al rigetto dell’istanza del permesso di ricerca di ‘Masseria La Rocca’.

Fino a quel momento rimane ancora pendente (perché l’oggetto del contendere non è terminato) il ricorso alla Corte Costituzionale di cui prima vi raccontava Mirella e in quel ricorso, di fatto, viene posta l’attenzione sul fatto che non sia (dal punto di vista costituzionale) legittimo superare il mancato parere delle Regioni con una delibera della presidenza del Consiglio dei Ministri.

La nostra partecipazione con la deliberazione del 21 di Dicembre, è un atto dovuto, perché la scadenza per la costituzione di giudizio è il 31 Dicembre di questo anno.

Pertanto non si riesce ad avere la deliberazione nel Consiglio dei Ministri su ‘Masseria La Rocca’ in tempo utile per far cessare l’oggetto del contendere.

Il discorso che viene spostato in Corte Costituzionale è un discorso di diritto e di principio costituzionale.

Poiché noi vogliamo e intendiamo modificare la legge (rispetto al fatto che sia possibile superare la mancata intesa regionale), da un punto di vista costituzionale il Ministero si costituisce in giudizio, perché ritiene di aver esercitato fino quanto la legge gli permetteva di fare.

Cercheremo sicuramente di modificare anche questo aspetto della norma perché riteniamo utile rispettare il volere dei cittadini, ma fino a quel momento dobbiamo rispettare le norme che sono in vigore.

State certi che ‘Masseria La Rocca’, così come ha detto il Ministro Di Maio, sarà oggetto del primo Consiglio dei Ministri utile per il rigetto della mancata intesa”.

Mariella Liuzzi conclude:

“Nessun voltafaccia, nessun ripensamento da parte del Movimento 5 Stelle sulla questione petrolifera.

Vi terremo aggiornati.

Cerchiamo di non fare disinformazione, né tanto meno di creare inutili allarmismi.

Cerchiamo di dirigerci verso un futuro che sia sempre più lontano dal fossile e dalla distruzione del territorio lucano”.