Basilicata: imprenditore denuncia un estorsore. L’intervento dei Carabinieri

Nel corso della scorsa settimana, nel Comune di Palazzo San Gervasio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Potenza, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venosa e della locale Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un soggetto della provincia già noto alle Forze dell’Ordine, resosi responsabile, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, del reato di estorsione.

L’operazione è scaturita dalla coraggiosa denuncia di un imprenditore della zona, vittima di reiterate molestie culminate in esplicite richieste di denaro.

La paura della vittima era cominciata quando, presso il locale adibito a deposito dei suoi mezzi aziendali, gli allarmi anti-intrusione si erano misteriosamente attivati nel cuore della notte, e poco dopo l’uomo era stato avvicinato dal suo estorsore, che, vantando legami con la criminalità locale, gli ha offerto “protezione” assicurandogli che, grazie ad essa, non ci sarebbero stati più problemi per lui.

L’imprenditore, con una decisione difficile ma giusta, ha scelto di non cedere al ricatto e di denunciare l’accaduto.

A seguito della denuncia, è stata avviata un’attenta e scrupolosa attività investigativa che ha permesso ai Carabinieri di cogliere il reo nel momento in cui stava perpetrando il reato.

In particolare, in un’area di servizio alla periferia di Palazzo San Gervasio, l’uomo è stato bloccato mentre, prospettando un danno ingiusto, costringeva l’imprenditore a consegnare la somma di mille euro.

La vittima, agendo in piena sinergia con le forze dell’ordine e fiduciosa nell’operato dello Stato, aveva preventivamente informato i Carabinieri dell’appuntamento estorsivo.

La somma di denaro è stata immediatamente recuperata e restituita all’avente diritto e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Melfi.

L’arresto è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, il quale, fatta salva la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva di condanna, ha disposto per l’indagato la misura della custodia cautelare in Carcere.

Questo episodio testimonia l’importanza cruciale della sinergia tra cittadino e Istituzioni.

Affidarsi con fiducia alle Forze dell’Ordine, in questo caso all’Arma dei Carabinieri, denunciando prontamente episodi di illegalità, non solo consente un’efficace tutela della vittima e la risoluzione del problema, ma ribadisce anche come gli strumenti per la protezione dei diritti esistano e siano a disposizione di chiunque scelga di avvalersene