«Oggi in Consiglio regionale ho presentato una mozione per il rilancio della Biblioteca “Tommaso Stigliani” di Matera.
Parliamo di un’istituzione storica, fondata nel 1933, che custodisce un patrimonio di oltre 200mila volumi e rappresenta da decenni un punto di riferimento per la cultura, la formazione e la partecipazione civica dell’intera comunità lucana», ha dichiarato il consigliere regionale di Azione Nicola Morea.
Attualmente, però, la “Stigliani” si trova in una situazione di forte sofferenza: ambienti compromessi, settori inaccessibili, dotazione organica fortemente ridotta e carenza di figure professionali qualificate.
«Emerge chiara la necessità di completare finalmente il processo di regionalizzazione e di assegnare risorse adeguate per affrontare, con serietà e visione, gli interventi strutturali e il rafforzamento del personale», ha aggiunto il consigliere.
La Legge Delrio del 2014 ha ridefinito le competenze delle Province, prevedendo il passaggio delle funzioni culturali alle Regioni. In Basilicata, però, questo trasferimento non si è ancora concluso.
«Senza polemiche né attacchi – ha sottolineato Morea –, dobbiamo evidenziare quanto sia necessario portare a termine un processo avviato da tempo, che oggi rappresenta una precondizione per il rilancio della “Stigliani”. Senza una titolarità piena e senza una regia regionale stabile, non è possibile programmare né attrarre finanziamenti strutturali».
Nella mozione, Morea ha chiesto che la Regione Basilicata assuma direttamente la gestione della Biblioteca, avviando un piano straordinario per la messa in sicurezza del Palazzo dell’Annunziata, la riqualificazione degli spazi, la digitalizzazione, l’ampliamento dei servizi e l’assunzione di personale bibliotecario e tecnico.
Ha inoltre proposto l’istituzione di un tavolo interistituzionale con Comune, Provincia, Ministero della Cultura e Direzione Regionale Musei per definire una governance chiara, efficace e condivisa.
«La Biblioteca “Stigliani” ha tutte le caratteristiche per diventare un polo bibliotecario regionale moderno, capace di dialogare con scuole, università, associazioni, musei e istituzioni culturali. Un luogo aperto, accessibile e al passo con i tempi, pienamente inserito nelle traiettorie europee della coesione sociale, dell’innovazione e dell’educazione permanente», ha aggiunto Morea.
Il finanziamento annunciato lo scorso luglio – pari a 870mila euro – è un primo passo importante, ma non sufficiente. «Serve un impegno strutturale. Occorre guardare oltre l’emergenza e costruire un progetto di lungo periodo», ha ribadito.
La mozione nasce anche alla luce della forte mobilitazione civica che ha accompagnato la petizione promossa dal Presidio Materano degli Amici della Biblioteca, sostenuta da oltre 45.000 cittadini. «Questa partecipazione dimostra quanto la “Stigliani” sia profondamente radicata nella coscienza collettiva della comunità», ha concluso Morea. «Restituirle centralità significa investire nel futuro culturale della Basilicata.
La cultura non è un lusso: è un diritto. E come tale va garantito, tutelato e reso vivo».
Potenza, 5 agosto 2025 – «Oggi in Consiglio regionale ho presentato una mozione per il rilancio della Biblioteca “Tommaso Stigliani” di Matera. Parliamo di un’istituzione storica, fondata nel 1933, che custodisce un patrimonio di oltre 200mila volumi e rappresenta da decenni un punto di riferimento per la cultura, la formazione e la partecipazione civica dell’intera comunità lucana», ha dichiarato il consigliere regionale di Azione Nicola Morea.
Attualmente, però, la “Stigliani” si trova in una situazione di forte sofferenza: ambienti compromessi, settori inaccessibili, dotazione organica fortemente ridotta e carenza di figure professionali qualificate.
«Emerge chiara la necessità di completare finalmente il processo di regionalizzazione e di assegnare risorse adeguate per affrontare, con serietà e visione, gli interventi strutturali e il rafforzamento del personale», ha aggiunto il consigliere.
La Legge Delrio del 2014 ha ridefinito le competenze delle Province, prevedendo il passaggio delle funzioni culturali alle Regioni. In Basilicata, però, questo trasferimento non si è ancora concluso.
«Senza polemiche né attacchi – ha sottolineato Morea –, dobbiamo evidenziare quanto sia necessario portare a termine un processo avviato da tempo, che oggi rappresenta una precondizione per il rilancio della “Stigliani”. Senza una titolarità piena e senza una regia regionale stabile, non è possibile programmare né attrarre finanziamenti strutturali».
Nella mozione, Morea ha chiesto che la Regione Basilicata assuma direttamente la gestione della Biblioteca, avviando un piano straordinario per la messa in sicurezza del Palazzo dell’Annunziata, la riqualificazione degli spazi, la digitalizzazione, l’ampliamento dei servizi e l’assunzione di personale bibliotecario e tecnico.
Ha inoltre proposto l’istituzione di un tavolo interistituzionale con Comune, Provincia, Ministero della Cultura e Direzione Regionale Musei per definire una governance chiara, efficace e condivisa.
«La Biblioteca “Stigliani” ha tutte le caratteristiche per diventare un polo bibliotecario regionale moderno, capace di dialogare con scuole, università, associazioni, musei e istituzioni culturali.
Un luogo aperto, accessibile e al passo con i tempi, pienamente inserito nelle traiettorie europee della coesione sociale, dell’innovazione e dell’educazione permanente», ha aggiunto Morea.
Il finanziamento annunciato lo scorso luglio – pari a 870mila euro – è un primo passo importante, ma non sufficiente. «Serve un impegno strutturale. Occorre guardare oltre l’emergenza e costruire un progetto di lungo periodo», ha ribadito.
La mozione nasce anche alla luce della forte mobilitazione civica che ha accompagnato la petizione promossa dal Presidio Materano degli Amici della Biblioteca, sostenuta da oltre 45.000 cittadini. «Questa partecipazione dimostra quanto la “Stigliani” sia profondamente radicata nella coscienza collettiva della comunità», ha concluso Morea.
«Restituirle centralità significa investire nel futuro culturale della Basilicata. La cultura non è un lusso: è un diritto. E come tale va garantito, tutelato e reso vivo».