Un eroe il poliziotto e atleta lucano Francesco D’Onofrio che ha messo a rischio la propria vita per salvare quella di altre persone tra cui anche bambini: “la Basilicata è fiera di te”!

“Ci sono gesti che raccontano meglio di mille parole cosa significhi avere il senso del dovere.

Quello che ha fatto Francesco D’Onofrio è uno di questi”.

È il commento del Presidente della Regione Vito Bardi al coinvolgimento del poliziotto lucano nell’esplosione avvenuta ieri a Roma.

Aggiunge Bardi:

Francesco non è solo un atleta di talento (campione di karate), un lucano che ha portato il nome dell’Italia e della Basilicata sui podi del mondo: oggi è un simbolo di coraggio e dedizione.

Di fronte al pericolo, non ha esitato nemmeno un istante.

È stato tra i primi ad arrivare sul luogo dell’esplosione, in servizio come agente di Polizia, mettendo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri.

La sua prontezza, la sua lucidità, il suo coraggio hanno permesso di mettere in salvo tante persone, tra cui dei bambini.

Un gesto che ci commuove e ci rende orgogliosi.

Non è un eroe per caso: lo è perché ha scelto di esserlo ogni giorno, con la stessa disciplina che lo ha reso un campione nello sport e con lo stesso amore per il bene comune che oggi lo guida nella sua divisa.

A nome mio personale e di tutta la comunità lucana voglio esprimere a Francesco la nostra profonda gratitudine, un augurio di pronta guarigione e un fortissimo abbraccio.

A lui, alla sua famiglia, e a tutti coloro che gli sono vicini in questo momento, va il nostro pensiero e il nostro sostegno.

Lo aspettiamo presto, più forte che mai.

Caro Francesco, la Basilicata è fiera di te”.

Gli auguri di pronta guarigione e la vicinanza dell’istituzione regionale a lui e alla sua famiglia sono stati espressi anche dall’assessore regionale Francesco Cupparo.

Aggiunge Cupparo:

“Il suo intervento in una situazione di grande pericolo è un esempio di servizio allo Stato e a tutta la comunità che viene da questo giovane di Sant’Arcangelo che come tanti ha lasciato il suo paese per coronare il sogno di servizio allo Stato”.