Il Comune di Matera ha aderito ufficialmente alla Rete READY, la rete italiana delle Pubbliche Amministrazioni impegnate nella tutela dei diritti umani delle persone LGBT+ e nella promozione di una cultura fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle differenze.
L’ingresso del Comune nella rete è stato formalizzato con delibera di Giunta accompagnata dalla sottoscrizione della Carta di Intenti da parte del Sindaco Antonio Nicoletti.
Referente dell’Amministrazione comunale sarà l’Assessora alle Pari Opportunità e Politiche di Genere Stefania Draicchio.
La Rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) nasce a Torino il 15 giugno 2006 su iniziativa della Città di Torino, in collaborazione con il Comune di Roma.
L’obiettivo è mettere in relazione enti locali e regionali di tutta Italia attraverso la condivisione di una Carta di Intenti che ne definisce finalità, impegni e modalità di coordinamento.
Il Comune, con la sottoscrizione della Carta, si impegna a rispettare gli obiettivi indicati, tra cui lo sviluppo di azioni positive sui territori e la condivisione delle buone pratiche per prevenire e contrastare ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere.
“La lotta contro l’intolleranza e le discriminazioni verso le persone LGBT+ deve essere una priorità per ogni amministrazione che voglia garantire pari dignità e diritti a tutti i cittadini“, afferma il Sindaco Nicoletti, esprimendo soddisfazione per l’ingresso nella Rete READY e per la possibilità di collaborare con numerosi partner istituzionali su scala nazionale.
Aggiunge l’assessora Draicchio:
“Le discriminazioni omolesbobitransfobiche rappresentano una forma grave di violenza, non solo psicologica, ma spesso anche verbale e fisica, con effetti destabilizzanti per chi ne è vittima.
Un obiettivo fondamentale sarà promuovere iniziative di innovazione sociale rivolte ai giovani e, più in generale, alle persone LGBT+, per prevenire il disagio e contrastare il rischio di esclusione sociale.
Tra le azioni prioritarie vi è l’istituzione di sportelli territoriali di ascolto, assistenza e orientamento, facilmente accessibili e dotati di supporto psicologico, anche attraverso collaborazioni con realtà del privato sociale”.





















