Basilicata, “ogni anno, ad Agosto, autobus pieni di ragazzi ripartono dopo le vacanze estive: qui non trovano opportunità”. La denuncia

“Ogni anno, ad agosto, la Basilicata assiste a una scena che è diventata rituale e dolorosa: autobus pieni di ragazzi che ripartono dopo le vacanze estive.

Non sono semplici viaggi, ma il segno di una fuga continua.

In una regione priva di treni adeguati, quella fila di pullman diventa la fotografia amara di una generazione che lascia la propria terra.

Non parliamo di statistiche, parliamo di noi, dei nostri coetanei.

Di chi ha studiato, si è formato con sacrifici delle proprie famiglie e oggi deve partire perché qui non trova opportunità.

Chi riesce a restare viene considerato quasi “fortunato”.

Ma una terra che definisce fortunato chi rimane, è una terra che ha smarrito la sua missione.

La Basilicata non è povera di risorse: abbiamo petrolio, abbiamo acqua, abbiamo terre fertili.

Eppure, in trent’anni, queste ricchezze non hanno prodotto valore aggiunto per i giovani e per le imprese.

Il petrolio, che doveva renderci il “Texas europeo”, è rimasto un bacino elettorale.

L’acqua, che dovrebbe essere la nostra più grande opportunità, non garantisce ancora sicurezza e competitività alla nostra agricoltura.

Il bonus gas è l’ennesimo esempio: una misura nata per creare consenso immediato, che oggi lascia conguagli e sfiducia.

È il simbolo di una politica che sceglie la scorciatoia dell’annuncio, invece di assumersi la responsabilità di un progetto di lungo periodo.

Non servono annunci, serve responsabilità.

Non servono cerotti su una ferita aperta, serve una cura strutturale.

Non è un atto d’accusa rivolto solo all’attuale amministrazione, ma una riflessione sull’intera classe dirigente degli ultimi trent’anni.

Troppi hanno preferito raccogliere voti a breve termine, senza avere il coraggio di disegnare una strategia per i prossimi decenni.

Come Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani chiediamo un cambio di passo, serio e concreto:

  • infrastrutture moderne e collegate, perché senza mobilità non c’è sviluppo,
  • un’università che dialoghi con le imprese e con il territorio, non un apparato chiuso su sé stesso,
  • credito e strumenti per i giovani che vogliono investire,
  • una governance trasparente delle risorse idriche, per trasformare l’acqua in motore competitivo,
  • politiche attrattive per aziende e smartworker, valorizzando la qualità della vita e la posizione strategica della Basilicata.

La Basilicata non è un problema: è una risorsa strategica per l’Italia e per l’Europa.

Ma senza responsabilità, senza coraggio e senza programmazione, continueremo a perdere il nostro bene più prezioso: i giovani.

Chiudiamo con un appello chiaro: fate le vostre scelte pensando ai vostri figli, non ai prossimi voti”.

Così scrive in un comunicato stampa il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani.