Basilicata: 35enne si reca presso l’abitazione di una donna, urla frasi minacciose e colpisce ripetutamente la porta d’ingresso. L’intervento della Polizia

Nei giorni scorsi, personale dell’Ufficio Prevenzione e Soccorso Pubblico e del Reparto Prevenzione Crimine Basilicata, impegnato in servizi di controllo del territorio, è intervenuto a seguito di segnalazioni pervenute al Numero Unico di Emergenza 112 relative a gravi minacce poste in essere da un soggetto nel centro cittadino.

Le verifiche hanno consentito di accertare che le segnalazioni facevano riferimento a un unico episodio, nel corso del quale un uomo si era recato presso l’abitazione di una donna, urlando frasi minacciose e colpendo ripetutamente la porta d’ingresso, per poi allontanarsi a bordo della propria autovettura prima dell’arrivo delle Forze dell’Ordine.

Le successive attività investigative hanno permesso di ricostruire un quadro di condotte reiterate di minaccia e molestia, già oggetto di denuncia per il reato di atti persecutori, con attivazione delle procedure previste dalla normativa sul cosiddetto “Codice Rosso”.

Considerata la sussistenza dei presupposti di legge, gli equipaggi della Polizia di Stato hanno individuato e hanno fermato il soggetto, procedendo successivamente a una perquisizione domiciliare.

Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro complessivamente circa 131 grammi lordi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisi in più involucri, e circa 54 grammi lordi di sostanza stupefacente del tipo cannabis, anch’essi custoditi in diversi involucri.

Sono stati, inoltre, sequestrati tre bilancini digitali di precisione, cinque schede telefoniche, sei telefoni cellulari, nonché denaro contante per un importo complessivo di 1.670 euro, ritenuto provento dell’attività illecita, oltre a ulteriore materiale idoneo al confezionamento della sostanza stupefacente.

Alla luce delle risultanze dell’attività di Polizia giudiziaria, l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di atti persecutori e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Le indagini sono ancora in corso e nei confronti dell’indagato vale la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna.