Valorizzare il turismo rurale e ambientale, favorendo la cooperazione tra operatori locali e la promozione di itinerari di equiturismo sostenibile lungo i percorsi della transumanza che attraversano la Basilicata.
Sullo sfondo, i tratturi e i sentieri lucani, elevati a parte di un sistema di accoglienza integrata, capace di unire natura, cultura, enogastronomia.
Tutto questo, nell’ambito del progetto “Percorsi di Equiturismo Sostenibile”, coordinato dalla società Europe Go Srl, in partenariato con “I Talenti – Azienda Agricola dei Padri Trinitari”, “Xenia Travel & Marketing” e con l’istruttore di equitazione Salvatore Summa.
L’iniziativa – che rientra nel PSR Basilicata 2014–2020 (Sottomisura 16.3) – è stata supportata anche da numerosi enti e organizzazioni, fra cui Comune di Bernalda, Federazione Provinciale Coldiretti di Matera, Guarda Equestre Ambientale Nazionale (Gean), associazione di equiturismo “I Briganti dei Calanchi”, istituto comprensivo “Pitagora” di Bernalda, GAL Start 2000 Srl, Asd Cavalieri della Santa Croce e Solidarietà Media e Comunicazione Srl.
Nella giornata conclusiva, ospitata nella Domus dei Padri Trinitari di Bernalda, i partner di progetto hanno presentato i risultati raggiunti: la creazione di due itinerari tematici, un sito web dedicato, una piattaforma digitale (www.ecotrails.it) con mappa interattiva e app mobile, oltre a un piano di promozione e formazione rivolto a operatori e guide equestri.
“Con grande emozione – ha commentato Vito Campanale, direttore dei Centri dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda – giungiamo alla conclusione del progetto. Un’iniziativa che, più che un semplice percorso di promozione turistica è stata un vero e proprio viaggio di valore umano e sociale attraverso i paesaggi incontaminati della Basilicata.
Abbiamo lavorato instancabilmente non solo per tracciare nuove ippovie e valorizzare le bellezze naturalistiche e storiche della regione, ma anche – ha aggiunto – per dimostrare quanto l’equiturismo possa essere un potente strumento di turismo, inclusione e riabilitazione. Il cavallo è un catalizzatore di emozioni, un mediatore che abbatte le barriere e che, specialmente per le persone con disabilità, apre orizzonti di autonomia e fiducia in sé stessi.
Il successo di questo progetto – ha detto ancora – è la testimonianza che quando il turismo si sposa con l’etica e l’impegno sociale, i risultati superano le più rosee aspettative.
L’infrastruttura di equiturismo che abbiamo creato è ora un patrimonio di tutti e un volano per un turismo più sostenibile e accessibile.
Grazie a tutti per aver cavalcato questa idea”.
Per la referente del progetto e legale rappresentante di Europe Go Srl, Marialuisa Santarsiero, l’iniziativa “rappresenta un esempio concreto di turismo lento e responsabile, capace di coniugare ambiente, tradizione e innovazione”.
Nel corso dell’evento conclusivo è stato sottolineato che il progetto ha promosso “la cooperazione tra imprese agricole, associazioni sportive e culturali, istituti scolastici e amministrazioni locali, creando un modello di sviluppo partecipato e inclusivo”.
I partner guardano ora “alla valorizzazione continuativa della rete Ecotrails, che renderà accessibili i percorsi e le esperienze di equiturismo anche a livello nazionale e internazionale”.