Sono state avviate le attività di riordino, descrizione e digitalizzazione dell’Archivio Fotografico Maria Rosaria Romaniello, dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata il 31 ottobre 2023.
Il progetto è stato finanziato dalla Direzione Generale Archivi – DGA.
L’Archivio raccoglie un vasto corpus di immagini fotografiche realizzate dall’autrice tra gli anni ’80 e il 2023, caratterizzate da un rilevante valore storico e demo-antropologico.
Include l’esito di campagne fotografiche dedicate allo studio dei territori e delle attività umane, nonché reportage di eventi di significativa rilevanza culturale.
Elemento distintivo dell’Archivio sono i taccuini personali dell’autrice, contenenti annotazioni e riflessioni fondamentali per il processo di editing, che offrono uno sguardo approfondito sulla metodologia di lavoro adottata.
L’Archivio conserva, inoltre, materiali audiovisivi legati ai diversi progetti realizzati, che arricchiscono il patrimonio fotografico conservato.
I nuclei selezionati da questo progetto per la digitalizzazione sono:
- L’Albania e il suo popolo esule
Nel 1990, la caduta del comunismo in Albania favorì un esodo degli albanesi verso l’Italia.
L’autrice agli inizi degli anni ’90 si reca in quei luoghi, per documentare, attraverso la fotografia, le reali condizioni di vita di quelle genti, cogliendone l’autentico desiderio di riscatto sociale e di riconquistata libertà.
Di ritorno in Basilicata, conduce in parallelo un’indagine etnografica presso le comunità Arbëreshe lucane e calabresi, insediatesi in Italia nei secoli passati, ancora depositarie delle tradizioni originarie.
L’attenzione alle immagini contenute in questo nucleo si pone in linea con le attività previste dal recente Memorandum tra Italia e Albania per digitalizzare i documenti storici e valorizzare il patrimonio archivistico dei due Paesi, sottoscritto dal Direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco, e il Direttore generale Archivi della Repubblica di Albania, Ardit Bido.
- Giarrossa: La comunità ritrovata
Un’indagine sul mondo contadino in Basilicata, svolta tra gli anni ’80 e ’90. Un lavoro di ricerca legato all’oralità e alle storie di vita.
Oltre alle fotografie vi sono anche materiali video contenenti diverse interviste alle famiglie e un’audiocassetta con la registrazione del seminario tenuto dall’antropologo Giambattista Bronzini alla fine degli anni ’90, durante la presentazione della pubblicazione “Giarrossa storia di contrada”.
- Ferrandina
Gli scatti documentano le ritualità legate alla commemorazione dei defunti del 2 novembre, a Ferrandina, in particolare la preparazione del cibo per i poveri e l’accoglienza familiare.
- I Cavamonti
I Cavamonti aprirono le prime grandi cave di tufo in concomitanza con lo sviluppo edilizio di Matera che, uscita dai confini dei Sassi, si espandeva sul piano.
L’indagine nasce dal desiderio di conoscere sul campo la dura vita lavorativa dei cavamonti, la cui giornata cominciava col primo raggio di sole e si completava con la sua scomparsa.
- Tursi: la Rabàtana
L’indagine racconta i luoghi e l’umanità che emergono dalle poesie di Albino Pierro, fonte di ispirazione per l’autrice che esplora, da un punto di vista demo-etnoantropologico, quel mondo, con uno sguardo particolare sulle donne, in compagnia della poetessa tursitana Rosa Maria Fusco.
L’asprezza dei luoghi e la durezza della vita sono visibili nei volti di uomini e donne della Rabàtana che si palesano allo sguardo dell’autrice..