“Siamo molto preoccupati per il ritardo nei lavori di riqualificazione del plesso del liceo classico ed artistico di via Bachelet a Nova Siri”.
A dichiararlo sono il presidente del consiglio d’istituto del liceo Fermi, Angelo Santo Truncellito, e la presidente del costituito comitato dei genitori “Pro liceo classico e artistico Bachelet” di Nova Siri, Ivana Antonella Shievenin, che continuano:
“Da settembre 2024, l’avvio già tardivo dei cantieri ci ha costretti a trasferire i nostri figli nelle aule provvisorie allestite presso il liceo scientifico “Fermi” di Policoro.
Una soluzione tampone, che dopo molti incontri e interlocuzioni con le parti coinvolte in questa vicenda (provincia, rappresentanze dei genitori e dei docenti, organi istituzionali scolastici), doveva essere di pochi mesi (si parlava di gennaio 2025 e prima ancora della consegna delle prime aule del piano terra del plesso ad ottobre 2024), giunta però ormai alla fine dell’anno e con il rischio concreto di sforare anche nel prossimo anno scolastico.
Sono stati mesi di disagi con orari sfasati tra lezioni e studio a casa, e “coabitazione degli alunni in classi parallele.
Per non trascurare i disagi economici (28,40 euro di abbonamento mensile), che parte delle famiglie degli alunni subiscono per gli spostamenti in pullman, da molti non previsti lo scorso anno.
Sacrifici resi meno duri dagli sforzi della dirigente scolastica, Giovanna Tarantino, che in tempi record ha trovato la migliore soluzione logistica e didattica.
Per una serie di vicissitudini legate anche a due appalti affidati a due diverse ditte, oltre a un’evidente iniziale disattenzione nell’iniziare i lavori senza una soluzione alternativa alla permanenza in quell’istituto interessato da lavori che lo avrebbero reso inagibile alla frequenza, i pochi mesi sono diventati l’intero anno scolastico.
L’aspetto che desta maggiore preoccupazione riguarda la concreta possibilità che il plesso non sia pronto per l’inizio del prossimo anno scolastico, considerati i ritardi accumulati e l’evidente rallentamento delle attività in cantiere.
A oggi, infatti, si registrano slittamenti dei tempi previsti, un lento corso dei lavori, senza che siano state fornite comunicazioni chiare e rassicuranti sui reali tempi di consegna.
Una situazione insostenibile per le famiglie, ma anche per il già molto popoloso liceo Fermi, che dopo l’affanno di questi mesi rischia il collasso.
Per questa ragione abbiamo chiesto formalmente un incontro al prefetto di Matera, Cristina Favilli, per esporre le comuni preoccupazioni sul prossimo anno scolastico, in considerazione dei ritardi già gravi (i lavori si protraggono da un anno e mezzo) e la percezione riferita dai più, delle poche maestranze al lavoro sul cantiere.
A fine 2024, nel corso di un incontro interistituzionale presso il dipartimento delle Attività produttive tenutosi in Regione Basilicata, la Provincia si era impegnata a rendere fruibili alcune aule già dopo l’Epifania 2025.
Impegno disatteso.
Viene, quindi, convocato un secondo incontro in Regione a Potenza, con la presenza dell’assessore Cupparo lo scorso 14 Aprile.
In quella sede i tecnici della Provincia si impegnano a consegnare il plesso il 30 Giugno prossimo, con la promessa di inviare un report periodico sull’avanzamento dei lavori.
Dopo circa un mese non c’è traccia del report con il cantiere visibilmente in ritardo.
I genitori sono di nuovo sul piede di guerra e vogliono garanzie per un cantiere che ha di fatto paralizzato la scuola”.