Z.E.S Jonica ancora ferma: “Puglia e Basilicata documentazione lacunosa”, questa la risposta della ministra

L’avvio dell’ITER della Zona Economica Speciale Jonica che, ricordiamo, avrà lo scopo di unire i territori del Porto di Taranto e del retroporto della Basilicata, con particolare riferimento alla provincia di Matera, sembra ritardare.

Lo fa presente l’assessore allo svilippo economico della Regione Puglia, che ottiene subito la risposta dal Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, la quale ricorda alle due Regioni le lacune all’interno della documentazione presentata per l’avvio.

Il Ministro chiarisce:

“Oggi l’assessore regionale allo sviluppo economico della Regione Puglia lamenta a mezzo stampa ritardi nell’avvio dell’Iter per la Zona Speciale interregionale Ionica, ma dimentica di dire che se ritardo c’è stato, è dovuto proprio alla lacunosa documentazione contenuta nella proposta e nelle allegate delibere di attuazione delle due Regioni, Puglia e Basilicata, presentate lo scorso settembre.

Numerose osservazioni sono state mosse alla proposta dai miei uffici  a cominciare da quelle contenute nel parere del Ministero dell’economia e delle finanze.

Il Mef infatti evidenzia come le incentivazioni fiscali richiesta siano in contrasto con l’articolo 23 della Costituzione e con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato. Inoltre, sottolinea sempre il Mef, non si può accogliere la richiesta di riduzione del costo delle accise sull’energia in quanto in contrasto con le direttive europee recepite dalla legislazione italiana.

A queste abbiamo aggiunto osservazioni di carattere generale, come la disomogeneità tra i piani proposti dalle due Regioni, persino sulla perimetrazione delle aree, o la scarsa definizione delle semplificazioni amministrative proposte e delle modalità di cooperazione interregionale.

Non sono stati indicati, nonostante le sollecitazioni, neanche i nomi dei rappresentanti delle Regioni Puglia e Basilicata nel comitato di indirizzo delle ZES.

Per sbloccare l’iter, dunque, attendiamo questi documenti, oltre all’analisi del tessuto economico, dei sistemi di impresa e delle aree di specializzazione interessate dalla ZES, un piano marketing integrato Puglia –Basilicata con l’indicazione delle attività da svolgere e gli investitori target e, soprattutto, le misure di semplificazione amministrativa che si intendono applicare alle imprese che rientreranno nella Zona Economica Speciale”.