Si è conclusa nella giornata di ieri un’intensa attività di addestramento e retraining per il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) del Comando dei Vigili del Fuoco di Matera.
L’esercitazione, durata quattro giorni, ha avuto come scenario d’eccezione l’area di Murgia Timone, un territorio che per conformazione geomorfologica rappresenta una sfida tecnica di alto livello.
L’attività addestrativa ha permesso agli operatori di affinare le tecniche di soccorso in ambienti impervi, simulando scenari di emergenza reale dove la tempestività e la precisione delle manovre sono fondamentali per la salvaguardia della vita umana.
Il fulcro delle operazioni ha riguardato complesse manovre di calata di un operatore e recupero in barella di un pericolante.
Nello specifico, gli specialisti SAF si sono messi alla prova con manovre su corda che li hanno visti operare in assetto di sospensione nel vuoto per circa 40 metri.
Queste procedure sono essenziali per il recupero di escursionisti infortunati o persone in difficoltà in zone non raggiungibili con i mezzi ordinari.
L’esercitazione rientra nel programma periodico di mantenimento operativo dei nuclei specialistici.
Il costante addestramento in scenari naturali come quello della Murgia è vitale per garantire che il personale mantenga standard elevatissimi di sicurezza e competenza tecnica, pronti a intervenire in ogni condizione di criticità territoriale.





















