Un progetto finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale che mira a promuovere l’oleoturismo, a tracciare 5 itinerari che abbracciano tutta la Basilicata e a promuovere la cultura che ruota attorno all’olivicoltura e alla consapevolezza delle giovani generazioni con azioni sul territorio dedicate alle scuole per promuovere educazione ambientale e alimentare.
Le vie dell’Olio si presenta sotto una nuova veste grafica, Olivie proprio nella giornata mondiale dedicata all’ulivo, e nella stessa in cui ufficialmente Tricarico, ha fatto il suo ingresso tra i 30 comuni lucani che hanno aderito all’associazione nazionale Città dell’Olio, partner del progetto.
In un convegno molto partecipato sono stati spiegati gli obiettivi di Le vie dell’Olio, che è riuscito a fare rete, vedendo insieme il soggetto capofila L’Informatore Agrario insieme a Oprol, Città dell’Olio, amministrazioni comunali, agriturismi, tour operator, per rilanciare un settore strategico soprattutto per le aree interne della regione, l’olivicoltura.
Il presidente lucano dell’associazione nazionale Michele Sonnessa, presente a Tricarico per consegnare il riconoscimento della bandiera al 30esimo comune lucano entrato nella rete, ha evidenziato il grande risultato per la Basilicata.
Le Città dell’Olio in Italia vantano 540 comuni di 19 regioni olivetate.
Sono state presentare le opportunità che ruotano attorno al progetto Le vie dell’Olio che propone 5 percorsi per un viaggio in Basilicata attraversando tutta la regione, le sue cultivar che rappresentano il 40 per cento del patrimonio nazionale.
Il turismo gastronomico cresce del 49 per cento in Italia, la Basilicata ha un potenziale enorme per rafforzare il prodotto olio, per valorizzare le aree interne, per salvaguardare il paesaggio.
Ogni famiglia lucana è in qualche modo legata all’olivicoltura.
L’olio occupa un posto importante nelle dispense, nella dieta, c’è una antica tradizione.
La Basilicata inoltre, è tra le prime regioni ad aver recepito il decreto che disciplina l’oleoturismo e sono già 14 le aziende regolarmente iscritte al registro delle aziende oleoturistiche.
Tra oliveti secolari, si può apprezzare il prodotto olio, attraversando i paesaggi, visitando l’attività dei frantoi.
Due ragazze lucane laureande al Politecnico di Torino Matilde Arcieri e Sara Marinelli hanno partecipato attivamente mettendo la loro professionalità nella nuova veste grafica del progetto con il logo Olivie, partendo da studi e ricerche sull’abbandono e lo spopolamento.
Ha sottolineato Vitina Marcantonio responsabile del progetto:
“L’importanza di un brand per riconoscere la Basilicata anche con la realizzazione di diversi prodotti e gadget (borse, penne, magliette) con il marchio Olivie.
Abbiamo pensato finanche alla segnaletica nei comuni per orientare i turisti, oltre che sviluppato una app e un sito internet con tutte le informazioni utili, per visitare i diversi centri e dare la possibilità di conoscere cosa c’è da visitare in quei luoghi.
E’ uno dei progetti di riferimento per l’oleoturismo italiano che mette insieme gli operatori del settore, siamo orgogliosi di aver realizzato tutto questo.
Ringraziamo tutti i partner e auspichiamo che sia riempito di ulteriori iniziative, il progetto mira a un nuovo posizionamento per la Basilicata nel panorama italiano sul turismo dell’olio”.





















