Riceviamo e pubblichiamo una nota di Domenico Bennardi, Consigliere Comunale del M5S Matera:
“Il futuro dello stadio “XXI Settembre-Franco Salerno” e la nascita del “Parco del Campo” rappresentano una sfida storica per la nostra comunità. Abbiamo appreso con un po’ di sorpresa, ma estremo interesse, dell’approvazione del progetto esecutivo e della relativa variante tecnica, un passaggio che giunge dopo mesi di attesa e che segna un punto di non ritorno per la riqualificazione di un’area vitale della nostra città.
Proprio per l’importanza di questo intervento, che avevamo programmato e finanziato con l’obiettivo di trasformare un’area cementificata in una cerniera verde tra stadio, quartiere e l’intera città, uno spazio per gli sport, per la socialità e il verde, rivolgiamo un appello accorato all’Amministrazione Nicoletti: si torni a condividere il progetto con i cittadini.
Avevamo già sperimentato con successo la stagione del confronto presso la Casa delle Tecnologie Emergenti, dove avevamo aperto le porte a tifosi, associazioni e ordini professionali, raccogliendo idee, suggerimenti e anche alcune apprensioni o perplessità. Crediamo fermamente che quel metodo debba continuare.
Invitiamo dunque il Sindaco e la Giunta a presentare pubblicamente, nel più breve tempo possibile, i dettagli del progetto esecutivo appena approvato e le ragioni della variante.
La città ha bisogno di risposte su temi centrali: la visione di “stadio aperto” e l’abbattimento delle mura perimetrali sono ancora i pilastri dell’opera? Ci sarà spazio per il Museo del Calcio di Matera e per le aree fitness e di ritrovo nel verde che avevamo immaginato? Quale sarà la capienza definitiva per garantire un impianto moderno e ambizioso?
Il nostro non è un attacco, ma un invito alla trasparenza e alla collaborazione.
Siamo convinti che un’opera così strategica, frutto anche del grande e costante lavoro degli uffici tecnici comunali che ringraziamo, debba essere sentita come propria da ogni materano.
Il “Parco del Campo” non deve essere solo un cantiere, ma un sogno collettivo: per questo chiediamo che la cittadinanza non sia solo spettatrice, ma protagonista di questa trasformazione. Torniamo a parlarne insieme, apertamente, per il bene di Matera”.





















