Che sia alto, biondo chiaro e ben scolpito, oppure scuro e dalla forma a cornetto, anche oggi il buon Pane di Matera sarà con noi a tavola come un Re — protagonista di colazione, pranzo e cena.
Scrive CNA MATERA:
“In occasione della Giornata Mondiale del Pane 2025, che coincide con la Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) per favorire sistemi alimentari sostenibili, il Pane di Matera si presenta nella sua forma migliore: fragrante nella crosta, morbido nella mollica, profumato di grano e di tradizione.
Un alimento che dona energia e identità, simbolo della vita e della comunità.
Dedicare una giornata al pane significa ricordare il valore inestimabile di un alimento che accompagna l’umanità da oltre 14.000 anni, come dimostrano le ultime scoperte archeologiche.
È anche un momento per rendere omaggio ai milioni di persone che ogni giorno, senza sosta, partecipano alla sua produzione: dai selezionatori delle sementi agli agricoltori, dai mugnai ai panificatori artigiani, fino alla costellazione di tecnici che garantiscono qualità, sicurezza e innovazione lungo l’intera filiera.
È l’occasione per celebrare l’eccellenza gastronomica che il Pane di Matera ha raggiunto negli ultimi anni, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, in particolare nel mondo dell’alta ristorazione.
Un risultato di cui essere orgogliosi e che va attribuito ai Maestri panificatori artigiani locali, custodi di un sapere antico e sempre rinnovato.
Questa giornata invita anche alla riflessione: migliorare continuamente la qualità del pane significa intervenire in tutte le fasi del processo produttivo, affrontando le criticità e costruendo un’armonia sempre più profonda con la natura e con il territorio.
La Giornata Mondiale del Pane 2025 diventa inoltre un’occasione di crescita culturale e di dialogo in vista del grande appuntamento del 2026, quando Matera sarà Capitale Mediterranea della Cultura e del Dialogo.
Il pane, simbolo di unione e condivisione, rappresenta perfettamente l’interdipendenza tra i popoli dell’area mediterranea, dove la sua storia ha avuto inizio.
Conoscere i diversi pani del Mediterraneo significa entrare in contatto con saperi e sapori millenari.
Come ricorda la Prof.ssa Antonella Pasqualone, docente di Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Bari, nel suo articolo sul Journal of Ethnic Foods, i Flat Bread o “pani piatti” comprendono una vasta gamma di antichissimi prodotti da forno, sottili e versatili, realizzati con diversi cereali e metodi di cottura, antesignani della pizza e della focaccia.
Un esempio locale di pane piano è il “Ceccio di Monte” di Montescaglioso (MT), preparato con semola rimacinata di grano duro, acqua, lievito madre, sale e olio, con o senza semi di finocchietto selvatico, e guarnito in superficie con sale marino grosso siciliano: una specialità per veri intenditori, dal gusto autentico e senza tempo.
La Giornata Mondiale del Pane 2025 si conclude con un pensiero di gratitudine e con l’invio delle Benedizioni a tutti i costruttori di Pane, perché continuino a nutrire il mondo con le loro mani, la loro passione e il loro cuore”.